Sindaco a Milano. Veronesi senza Veronesi?

Ora è ufficiale. L’avevo intuito da un po’ di tempo ma ora è messo nero su bianco dai giornali cittadini. Dietro Ferrante ci sono, a fare da cabina di regia, gli stessi che facevano da sponsor e ambivano a fare da Richelieu di Veronesi. Cervetti, Corbani, Castagna, Properzij (si scriveva così?) e altri. Una ventata di anni ottanta di cui Milano non ha bisogno. Gente anche di spessore ma che non porterà certo (visti i precedenti) il colpo di reni di cui Milano ha bisogno. Se avevo avuto diffidenza per la candidatura di Veronesi era anche per la plastica presenza – dietro il nome illustre – di questo retroterra politico e generazionale, con il quale ci saremmo dovuti trovare dalla stessa parte della "barricata". Ora me lo ritrovo pari pari dietro Ferrante. Sono loro a consigliare, a fare gli strateghi, a fare la celebre lista civica; con i partiti che hanno sostenuto Ferrante alle primarie ridotti a utili comparse. Insomma, mi attanaglia un dubbio: vuoi vedere che abbiamo il progetto Veronesi senza la forza d’urto di Veronesi?

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