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Vanna Marchi e il signor B.
Rivelatore. Folgorante. Suggestivo davvero il "Giorno in pretura" di ieri sera su Rai 3. Hanno trasmesso il processo a Vanna Marchi. Un incredibile ritratto dell’Italia davanti alla televisione. Storie di truffe, di panzane incredibili bevute religiosamente, di gente che si rovina per credere a occhi chiusi alle promesse del personaggio tivù. A che cosa avreste pensato voi, per associazione mentale? Sì, indovinato. Ho pensato che se aveva quel potere di suggestione una donna che non era presidente di niente e aveva a disposizione una nicchia dell’etere, quale potere avrà mai chi è presidente di tutto e ha tutte (o quasi) le tivù in mano? Se non ci si vuole illudere sul futuro, sempre lì bisogna tornare: a Vanna Marchi e alle sue pomate miracolose, o al malocchio del mago Nascimento (si scrive così?, boh, sulla Garzantina non deve esserci…). Va ripresa per intero l’analisi di Gobetti sul fascismo: autobiografia della nazione, diceva. Ebbene sì: anche il signor B. è, bisogna ammetterlo, autobiografia della nazione. E infatti, anche se le elezioni dovessero punirlo -come spero e confido-, avrà dietro di sé sempre circa la metà degli elettori. Come diceva, il suo amico Tony? Education, education, education.
Nando
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