La guerra civile di B.

Caimani per davvero. E fino all’ultimo. Secondo me la situazione è gravissima, e non tutti ne colgono le implicazioni. B. ha precostituito il clima del sospetto. Ha detto sin dall’inizio che ci sarebbero stati dei brogli. In che modo, non lo ha spiegato. Lui ha il governo, il ministero dell’interno, le prefetture. Chi e come poteva fare i brogli? Poi ha detto di avere reclutato centoventimila legionari della libertà, i rappresentanti di lista. Proprio per evitare i brogli. Li ha fatti reclutare da Previti, che non è una mammoletta. Li avranno addestrati a contestare quante più schede possibile per potere dire che ci sono centinaia di migliaia di voti sospetti. Se no bisogna dedurre che questi legionari della libertà siano dei dementi. Poi ha perso di misura e ha uno scarto enorme di deputati a causa di una legge fatta da lui. E se ne lamenta piangendo. Chiede in conferenza stampa: "Vi pare giusto?". Poi propone di rimanere al governo in una grande coalizione (quella che avrebbe certamente fatto lui se avesse vinto…). Vorrebbe farla con quelli che ha dipinto per mesi e anni come la feccia dell’umanità. E ora non se ne vuole andare. Vorrebbe fare un decreto legge per ricontare tutti i voti; in che clima lo capiamo al volo. Un’ultima legge ad personam. Una legge da golpista. Stiamo attenti, perché questo soffia e spinge verso qualcosa di molto simile a una guerra civile. Con il suo Bush che non riconosce il risultato. Proprio lui che ha vinto per poche centinaia di voti, ricontrollati da suo fratello….Vigilanza, si diceva una volta. Sì, vigilanza.

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