Praga 1. Non graffiatemi il cuore

Fatto, finita Praga. Bello il clima (anche quello atmosferico), belli i temi di cui discutere nella mattinata di venerdì, quella della staffetta: la presidenza di Eureka che passa dalla Repubblica Ceka (ma perché non la chiamiamo Cekia? Forse che diciamo mai “la Repubblica francese” o “la Repubblica italiana”? no, si dice Francia e Italia) all’Italia (appunto). Si discuteva, o meglio si facevano i propri interventi -alcuni approfonditi e intelligenti, altri un po’ formali e di presenza- avendo davanti a sé la bandierina del paese che si rappresentava. E devo dire che mi sono scoperto a ripassare e a studiare ex novo come un bambino le tante bandierine che c’erano: i colori e la loro disposizione verticale o orizzontale. Proprio come facevo con l’enciclopedia Vallardi quando avevo sette-otto anni. La storia…La storia che si è dispiegata in fretta sotto i nostri occhi facendo nascere decine di bandierine nuove…

Non la faccio lunga perché quel che avevo in testa l’ho già detto. Però confesso che mi ha colpito la facilità con cui era possibile intuire dai veloci interventi dei capidelegazione la specificità dei problemi e degli approcci alla ricerca che ogni paese ha. E aggiungo che forse la parte che ho recitato più orgogliosamente è stata quella del vecchio studente del liceo classico. E mi spiego.

Ma lo sapete come dicono “éureka” questi europei che amano la ricerca? Provate a indovinare. Dicono “Iurìka”. Con naturalezza, come fosse inglese o americano. Soprattutto americano. Roba da pazzi: Iurìka!!! Sta  a vedere che adesso la globalizzazione la fanno pure a ritroso e ti cambiano la lingua delle civiltà più antiche. Già mi sento graffiare il cuore quando pronunciano “nike” “naik” o “status” “steitus”. Iurìka è troppo. Ora basta, per cortesia. Così ho detto con forza “éureka” una decina di volte, il discorso si prestava. E così sarà almeno per l’anno della presidenza italiana. Capisco che presiedere la ricerca con un occhio (appassionato) ai millenni che furono può sembrare una contraddizione. Ma non è così, vi assicuro. La ricerca è verità prima di tutto. Giusto, Pielle?

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