Puffoni Puffoni Puffoni

Dunque, riassumiamo. In un dibattito sui referendum a Merate, l’ex ministro Castelli ha insultato pesantemente l’ex presidente Oscar Luigi Scalfaro accusandolo di essere il più grande mestatore della storia d’Italia. Un signore dal pubblico gli ha detto “Si vergogni!” e l’ex ministro, geloso custode della libertà d’opinione sua e dei leghisti, e perciò fautore dell’abolizione dei reati d’opinione, ha intimato alla forze dell’ordine presenti il suo ordine di ex: “identificatelo”, ha tuonato, imitando B. quando si trovò di fronte al Puffone urlatogli da Piero Ricca al Palazzo di Giustizia di Milano. Invano Roberto Zaccaria, presente al dibattito, ha subito spiegato che un parlamentare non ha il potere di dare disposizioni in merito alle forze dell’ordine. Fatto sta che il signore in questione all’uscita è stato identificato davvero, anche per pressione della scorta che -così sembra- Castelli continua ad avere benché non abbia più cariche di governo. Di più. Nei giorni successivi un agente della Digos ha chiesto informazioni sul suo conto.

Passano pochi giorni e Piero Ricca (sempre lui, il nostro Balilla) va all’università della Bicocca a Milano e fa alcune domande indisponenti ad Andreotti sul suo processo di Palermo. Identificato anche lui, minacciato e fermato senza alcuna plausibile motivazione (vedi la storia intera sul Blog di Beppe Grillo).

Domanda: ma la Costituzione non esiste? Chi stabilisce di volta in volta che cosa può fare un cittadino di fronte a un politico? Perché non può dire “si vergogni!” dopo avere sentito accuse tanto insolenti verso un ex presidente della Repubblica?

E a proposito di legalità: ma che vorrà dire questo “codice etico” per la Rai? Ma perché, c’è bisogno di metterlo per iscritto che non è giusto ottenere prestazioni  sessuali da ragazzine ambiziose in cambio di una comparsata? Che il servizio pubblico va rispettato? Che la Rai non può essere la grande abbuffata, il lupanare (tie’!) del sottobosco politico del momento? C’è proprio bisogno del codice etico? Come direbbe Piero Ricca, “Puffoni!”.

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