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Le pappine di Cacciari
Ancora Cacciari!! Ancora lui…Scusate se approfitto di questo luogo del mio spirito per sfogarmi un poco, dopo avere tanto a lungo resistito. Dunque, io per ora ho capito che Cacciari vorrebbe essere sempre più Massimo. Perfino più Massimo di D’Alema. Se no non si capisce perché voglia mettersi sempre di mezzo a giudicare e a dare dei cretini a quasi tutti. Insomma eccolo di nuovo. A Milano vince il “no”? Vince a sorpresa meritandosi l’attenzione di tutta la stampa nazionale? Qualcuno, alcune centinaia di persone dico, avranno il merito di una campagna vittoriosa? Nossignori! Vincere a Milano è la norma. E questo conferma che solo dei cretini (tra cui brillerei io, così narrano i suoi serventi) hanno potuto perdere alle amministrative. Bastava candidare Veronesi, accidenti! Ora io mi sono già posto in materia tutti gli interrogativi possibili. Ma le certezze categoriche offerte come controprova non mi piacciono. Avrebbe accettato davvero Veronesi di candidarsi, o per evitarlo non gli sarebbero state fatte offerte gratificanti per la sua veste di scienziato (e un po’ è pure avvenuto)? Che rapporto avrebbe avuto con il potere politico regionale, monopolista della sanità e della spesa sanitaria? Che conflitto d’interessi si sarebbe creato? E quanto sarebbe stato ampio l’astensionismo, visto che abbiamo perso -con Ferrante- anche per il nostro astensionismo? Guai a non avere dubbi, intendiamoci. Ma non è che qui va a finire come nell’estate del ’70, quando (lo ricordate?) in ogni bar trovavi qualcuno pronto a giurare che nella finale mondiale in Messico avremmo fatto fuori il Brasile di Pelé se solo avessimo messo Rivera al posto di Mazzola nel secondo tempo?
In ogni caso è carino davvero questo sindaco di Venezia che pensa quasi più a Milano che a Venezia. Che si intromette nelle vicende milanesi come non farebbe né Cofferati né Veltroni né Chiamparino. Sul serio basta il rapporto con il San Raffaele per avere titolo a sputare da fuori su chi, con tutti i suoi limiti, si sbatte per fare risalire posizioni al centrosinistra milanese?
Vedete, a Venezia a diventare sindaco avendo dietro l’intero centrosinistra sono buoni tutti. Ds fino al 24 per cento e la vittoria è garantita. Altrettanto se unisci tutti contro Ds e Rifondazione. Ma la bravura magistrale, le qualità per sentenziare contro tutti le dimostri quando vinci fuori casa, un po’ come –ancora, sempre meno- siamo stati costretti a fare noi a Milano. Ebbene, quando ha giocato fuori casa candidandosi alla presidenza della Regione Veneto, Supermassimo Cacciari si è beccato diciassette pappine (dico diciassette pappine!) di differenza da un Galan qualsiasi, mica dalla Moratti. Insomma fuori casa è una tragedia anche per lui. Piena solidarietà, non è colpa sua. Ma la smetta di dare lezioni, santo cielo, la smetta.
Nando
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