Giornalisti venduti. Negli Usa li licenziano

Oh, in America li licenziano! Parlo dei giornalisti venduti. Ad esempio quelli che prendono soldi dal governo (dal loro governo) per scrivere articoli contro Fidel Castro. Avete visto? Dieci sono risultati a libro paga di Bush e dieci sono stati licenziati dalle rispettive testate. Anche dalle testate di Miami, quelle più anticastriste per vocazione e posizione geografica. Ma ci pensate se fosse successo in Italia, dove Betulla Farina ha preso soldi dai servizi segreti e continua a fare il vicedirettore di “Libero” (vedi la parola…) o Giulianone Ferrara ha preso i soldi dalla Cia e fa il direttore del “Foglio”? Ne vogliamo parlare di quello che avrebbero detto da noi dieci eventuali venduti? L’ho fatto per servire il mio governo, io quando c’è da difendere il sacro suolo dai comunisti faccio tutto, mica mi tiro indietro, io. Oppure: e che male c’è, ho scritto esattamente quello che pensavo, sta a vedere che non posso essere premiato dal legittimo e democratico governo del mio paese per i miei meriti di giornalista libero… Eccetera. I nostri americani prendono dall’America le briciole (anche di soldi) ma mai una lezione di dignità o di regole, prima di tutto sul conflitto d’interesse. A proposito: che cosa capiterebbe in America a un giornalista politico che prendesse ogni anno soldi, molti soldi, dal capo del governo attraverso la sua casa editrice? Risposta: primo, non succede;  secondo, se succede lo licenziano. Born in the USA…

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