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Petomani in aereo
Scusate la (relativa) frivolezza del tema. Ma dopo l’esperienza di oggi nel viaggio da Roma a Milano non mi capacito più. Ma insomma, come bisogna comportarsi davanti alle puzze in aereo? Come regolarsi con i petomani che salgono come dei terroristi in incognito sugli aerei di linea? Oggi (inteso come venerdì mattina) mi sono nuovamente trovato davanti a questo dilemma. Ero capitato in mezzo a due passeggeri (alla faccia del servizio Mille Miglia che dovrebbe darti i posti migliori…) e d’improvviso ho sentito distintamente una puzza venire dalla mia destra. Acuta, insinuante. Ho guardato incredulo: era un uomo sui quarantacinque con tanto di computer portatile (ah, la modernità…) che fissava serafico la linea d’aria davanti a lui. Io in questi casi all’inizio resto interdetto: ma come, brutto scemo, tu fai le puzze e io sono qui accanto a te, legato con la cintura di sicurezza che non posso alzarmi, scappare, ossigenarmi; mi infliggi un danno fisico e morale e fai finta di niente e lo sai che io lo so che la puzza l’hai fatta tu perché non puoi che averla fatta tu. Me ne capitano uno al mese di questi signori, che nemmeno Verdone potrebbe immaginare che esistano. Ma in genere subisco -e che altro potrei fare?- e rifletto sulla disgustosità dell’uomo medio.
Ma oggi…ma oggi non eravamo in due, lui e io, rinchiusi nel nostro gioco di insolenza e di rabbia. Oggi vicino a me, dall’altra parte di lui, ossia alla mia sinistra, c’era una signora, perfino carina. E io non sapevo come comportarmi. Questa pensa che sia stato io, mi sono detto. E mi ha riconosciuto, l’ho capito da come, alla partenza, mi ha chiesto di aiutarla a sistemare la sua borsa. Ma posso fare la figura che faccio le puzze in aereo per colpa di questo imbecille? Non sapevo se agitare il giornale per fare aria, perché mi sono detto che lei avrebbe senz’altro pensato che fossi io il colpevole. Non ho potuto urlare “ma lei fa veramente schifo” perché se tanto mi dà tanto quello, infingardo com’era, mi avrebbe risposto urlando “ma se è lei che mi sta ammorbando l’aria!” e io non avrei più saputo che dire…Ma insomma, che si può fare davanti a questi esseri, che neanche il ritardo di un’ora e mezzo dell’aereo (”non è arrivato l’equipaggio”!) potrebbe mai giustificare nelle loro incontinenze? E che paese siamo se questa è la famigerata società del jet-set? (tra parentesi: ho notato con piacere che la fila riservata ai Mille Miglia per salire sull’aereo è più lunga della fila normale…altro che privilegi, una ragazzina di quattordici anni passa prima del top manager..). Che cosa si potrebbe dire o fare a questi villanzoni? Forse ricorrere con disinvoltura -per ritorsione pedagogica- alle vecchie, care bombette puzzolenti dei nostri carnevali da bambini? A proposito: il posto del signore in questione era il C10 dell’aereo delle 10. Chissà mai lo conosceste…
Nando
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