Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
Sempre sugli spioni. Errori di Gioventù
Ah, gli spioni… L’avevo detto, l’avevo immaginato che qualche stoccata mi sarebbe arrivata dopo il Blog sulla splendida amicizia tra Giuliano Tavaroli (il capo della Sicurezza di Telecom) e Stefano Brusadelli (il capo della redazione politica di Panorama). Intanto è arrivata la prima puntata. Articolo su Italia Oggi di ieri. Titolo:”La versione double face del sottosegretario Dalla Chiesa”. Appena ho visto il titolo ho pensato che parlassero frivolamente del mio impermeabile. Invece parlavano proprio di Tavaroli e Brusadelli. Autore, tale Emilio Gioventù, di cui sinceramente (certo per mia colpa) nulla so se non che ha scritto quest’articolo. Con il quale vorrebbe prendermi in castagna.
Perché “double face”? Be’, ve lo spiego. Perché prima ho detto che non bisogna dare retta alla mole del lavoro sporco fatto da Tavaroli e soci e che era giusto distruggere il contenuto delle intercettazioni (per carità, non torno sul dibattito che ha mobilitato molti amici lettori…). Poi ho deplorato che il capo della redazione politica di Panorama andasse in gita con gli spioni e che sua moglie ne prendesse compensi stratosferici. E dov’è la contraddizione? Coerentissimo, signor Gioventù. Le intercettazioni illegali a scopo ricattatorio mi fanno schifo e dunque mi sembra pazzesco che il capo della redazione politica di Panorama fosse amico di questi spioni, ci andasse in gita, e accettasse che sua moglie ne intascasse (anche in contanti!) quei compensi favolosi. Oh, mica lo abbiamo saputo dalle intercettazioni tutto questo, no? E allora che c’entra? Insomma, dai, un po’ di logica cartesiana ai giornalisti si potrebbe chiedere, specie se ambiscono a fare le pulci agli altri. Però, che tenerezza questi errori di Gioventù…
Nando
Next ArticleI falsi del Corriere. Lezioni di giornalismo