Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
I falsi del Corriere. Lezioni di giornalismo
Lunedì scorso ne ho spiegato il perché al professor Zecchi e al dottor Brion, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Accademia. L’accordo prevede infatti che l’Accademia versi ogni anno un canone di due milioni di euro circa alla proprietà dell’immobile. Anzi, che inizi a versarlo prima ancora che l’immobile sia pronto (accadrà fra qualche anno). Ora, come ci ha anche detto l’Avvocatura dello Stato, quale cittadino pagherebbe l’affitto prima di avere la casa? Di più: con quel canone di affitto annuo noi (Ministero, intendo) stiamo comprando la nuova sede dell’Accademia di Firenze, sia pure più piccola e con l’aiuto degli enti locali. Mi chiedo: un cittadino non avrebbe il diritto di chiederci come spendiamo i suoi soldi? Piuttosto che pagare ogni anno quel canone (che è da libero mercato immobiliare), stiamo perciò pensando se non valga la pena di andare a una trattativa per comprare, con un mutuo, la sede della Bovisa, il cui valore è stato fissato in 26 milioni. Perché in effetti, come ho detto a Zecchi e Brion, spostare le discipline dell’Accademia più legate alle nuove tecnologie nella stessa area delle facoltà di architettura e design, risponde in pieno alla strategia che stiamo seguendo, ossia di ridisegnare l’Italia per poli artistici e culturali. Che fa il Corriere, pur in possesso di queste notizie? Titolo a tutta pagina: “Il governo: niente fondi. Salta la Grande Brera”. Ma salta dove, se stiamo pensando di comprare? Ed era pure pronto il commento: che dà per scontato il fallimento del progetto, ovviamente a causa del governo Prodi (e infatti si evoca anche la questione Malpensa). Nell’articolo le mie affermazioni ci sono. Compresa la frase “per noi quell’accordo non è carta straccia”. Ma il titolo urla il contrario (e nell’occhiello la somma da tirar fuori viene ridotta a due milioni in tutto!). E dà il via all’offensiva contro il governo in consiglio comunale.
A questo punto vi aggiungo la seguente chicca. La Moratti firma l’accordo nel 2004, caricando un impegno mica male sul sistema delle Accademie; ma l’anno dopo taglia del 37 per cento i fondi delle Accademie! In Finanziaria quei soldi tagliati sono tornati, e sono anche stati aumentati (lo direte questo in giro, vero?). E solo per questo, dopo che avremo affrontato le urgenze (nell’Accademia di Carrara piove dentro), potremo trattare su Brera. Ma non è assurdo? Non è assurdo che mi abbiano negato (in quanto governo) il diritto di replica, con la consueta scusa che “non c’è la notizia”? Insomma la notizia cattiva falsa ha spazio, quella buona vera no.
E infatti non è stata una notizia -sempre per il Corriere- quella (sempre buona e vera) che io ieri abbia portato a Milano l’impegno del governo di aumentare i posti letto per gli studenti universitari milanesi del 25 per cento entro la legislatura. Con bando per i progetti entro la fine dell’anno. Notizia rifiutata. Loro mica fanno politica, orrore, non è nello stile delle cronache milanesi del Corriere. Loro, amici miei, parlano dei problemi quotidiani della gente.Ah, mi pareva…
Nando
Next ArticleEdizione straordinaria. Il bello della politica