Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
Università. Lo specchio è giusto
Se non l’avete ancora fatto, precipitatevi a leggere il fondo scritto da Mario Pirani su Repubblica di oggi. E’ un ritratto drammatico delle condizioni del nostro sistema universitario. Drammatico ma veritiero. E’ quello che abbiamo trovato noi. Quello contro il quale abbiamo iniziato a lavorare subito con il cosiddetto “progetto serietà”. La moltiplicazione delle sedi, l’abbassamento irresponsabile e strafottente della qualità, gli incarichi dati a chi non ha alle spalle alcuna fatica di studio e di ricerca, lo scandalo delle università telematiche, le convenzioni che regalano lauree a gogo ai dipendenti di alcune pubbliche amministrazioni. Tutto questo è oggetto di interventi in Finanziaria e in altra sede. Ecco, leggete e capirete che cosa, legittimamente, un comune cittadino pensa che si debba fare prioritariamente per la nostra università. Altro che accusare di non sapere e volere fare “le riforme” perché, in questo stato di cose, non si sono ancora “sbloccati” i concorsi. Il guaio è che ci siamo abituati a vedere l’università e i suoi problemi con i soli occhi dei professori e dei sindacalisti. E neanche dei più illuminati di loro, visto che di queste cose parlano raramente e su queste materie non si infiammano quasi mai. E invece ci farebbero la rivoluzione se solo capissero che questa situazione, se non viene ripresa in tempo, porta diritti filati all’abolizione del valore legale del titolo di studio.
Parlare, parlare. Senza valutare; e a volte perfino senza sapere. L’altro giorno mi è capitato di fare un dibattito alla radio con un professore (più illuminato…) che sosteneva che invece di chiedere soldi il ministro Mussi dovrebbe fare questo e quell’altro, più fondi per la ricerca alle università migliori e chiuderla con la proliferazione delle università in ogni comune. Ossia che Mussi dovrebbe fare…esattamente ciò che è stato messo in Finanziaria. Leggete Pirani, gente, leggetelo. Non è l’unico punto di vista possibile. Ma guai a chi lo dimentica.
Nando
Next ArticleSe l'animalista fa del male