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Ma non c’è solo Pio Pompa. Per fortuna
Due buoni esempi di fronte all’Italia dei Pio Pompa (voto: 0,5, solo per il buon umore che mette il nome) e dei manager che mandano in rovina le grandi aziende pubbliche e vogliono pure liquidazioni miliardarie in premio (voto: 0). Due buoni esempi di fronte al cinismo dei giornalisti, politici o magistrati che si prenotano, mentre sono potenti, buoni futuri incarichi pubblici. Fuori dunque i nomi (buoni): Roberto Morrione e Valerio Onida. Il primo era direttore del tiggì di Rai News, al quale ha dato prestigio e credibilità, dopo una lunga e onorata carriera nei telegiornali “maggiori”. E’ appena andato in pensione e non ha chiesto niente. Si è messo a fare, se così si può dire, il responsabile delle relazioni con la stampa per don Luigi Ciotti. Gratis. Insomma ha posto la sua pensione al servizio di Libera, per dare più visibilità alle sue attività e manifestazioni. Per dare una mano ai giovani italiani che si battono nei luoghi più sconosciuti e non hanno la “fortuna” (si fa per dire, naturalmente) di avere i riflettori addosso come i ragazzi di Locri o come, molti anni fa, i ragazzi di Palermo.
Il secondo, Valerio Onida, era invece fino a poco tempo fa una delle più alte cariche dello Stato, con posto in prima fila riservato al Quirinale. Era il presidente della Corte Costituzionale, per intendersi. Scaduto il mandato, non è andato da nessuna parte. Né Authority, né Onu né altri organi internazionali. E’ tornato al suo studio, ai suoi studi; e si è buttato a capofitto nelle attività più meritorie. E’ stato in prima fila non più al Quirinale ma nella battaglia referendaria in difesa della Costituzione. Soprattutto però potete vederlo uscire spesso da San Vittore, dove -senza che nessuno lo sappia- va a fare assistenza ai detenuti, perché gli sembra che questo dia un senso alla sua dottrina e alla sua cultura (cattolica; bravo il cardinale Tettamanzi: diffidate di chi dice ogni giorno di essere cattolico e riconoscetelo piuttosto dai suoi comportamenti). Dieci e lode collettivo ai due buoni esempi, in questi casi è vietato fare distinzioni.
E visto che siamo partiti da Pio Pompa, straordinario caso di onomatopeismo, bravi ai magistrati che hanno fatto luce su questa vicenda, tirando diritto in nome della legge. Dieci e lode anche a loro.
Nando
Next Article..e nacque un bel dibattito.. (in vista di Prodi)