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Fuori gli artisti!
Ultimi due giorni per ImmaginaArte, la fiera mercato dell’arte promossa a Reggio Emilia.
Ci sono andato ieri pomeriggio per un convegno sulle Accademie di belle arti (in mattinata dibattito a Guastalla, chiuso da luccio e polenta su barcone del Po). A parte la strepitosa bellezza della rassegna, consiglio a chi può andarci di passare a dare un’occhiata ai padiglioni delle tre accademie ospiti: quella di Bologna, quella di Roma e quella di Carrara. Be’, è lì che si può misurare la creatività, l’ispirazione, direi la genialità di tanti allievi. In ogni creazione c’è una biografia, una fantasia infantile o adolescenziale che si sublima, un ambiente di origine con le sue tinte; e insieme la scoperta del nuovo, la nuova città, il nuovo maestro (vicino o lontano). Satira travolgente, irriverente, e volti drammatici (due dipinti stupendi di una studentessa rumena), invenzioni purissime in ambiti già sperimentati e avventure espressive vere e proprie. Mi vado convincendo che ogni accademia debba allestire al suo interno (o in qualche luogo cittadino) un suo spazio permanente, una esposizione del meglio dei suoi allievi. Sia per comunicare a tutti l’esistenza di una comunità artistica, farla uscire dai suoi muri; sia per favorire le prospettive di lavoro degli studenti, visto che spesso le loro idee sfonderebbero nella pubblicità, nell’arredamento, nella grafica, nella satira, nel cinema, nell’organizzazione di eventi culturali. La buona notizia è che l’accademia di Bologna (dove c’è per esempio una rassegna italo-francese di vignette satiriche che pochi conoscono) si sta attrezzando proprio per realizzare uno spazio del genere, in grado di ospitare l’infinita produzione dei suoi allievi.
A proposito: se andate ai padiglioni, ricordate che ad allestirli sono stati i ragazzi, “giocando” e consultandosi tra loro, senza troppi aiuti istituzionali. In ogni caso, fatta eccezione per Bologna, nel giorno di festa c’erano solo loro.
Nando
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