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Potenza del Blog/1. Lidia Ravera si racconta
Caro Nando, anomalo delle meraviglie, che regalo la tua attenzione! Ho
cercato di infilarmi nel tuo blog col mio grato commento, mi sono inventata
username e password, ho cliccato, provato, aspettato…niente. Allora scendo
di un grado nella scala elettronica e ripiego sulla posta.
Non ho letto la recensione del Corriere della Sera, l’isola che entrambi
amiamo è anche questo, un vacanza dai giornali, dall’ansia di vedere se
scrivono o non scrivono del tuo libro, se in classifica best seller ci sono
sempre i Muccino e le Litizzetto, i Faletti e i Vespa, una vacanza dal
leggero dolore che le involuzioni della politica ti provocano ormai con
preoccupante puntualità. Salvifica isola che ti astrae e ti allontana dalla
polvere del mondo e dei crucci dell’Ego!
Naturalmente, dopo aver letto le tue riflessioni , pregherò l’Ufficio Stampa
della Rizzoli di non inviarmi la recensione. La posso immaginare, riga per
riga. Ne ricevo da anni, qualunque cosa scriva dica o faccia. Svaligiassi
banche sarei "ladri con ali", scappassi sparando sulla folla sarei "porci
con la mitraglietta". La tua solidarietà mi ha commossa. Tutti pensano che
aver avuto successo con uno strumento arduo come la scrittura sia un
inestimabile vantaggio, e se il successo è arrivato a 20 invece che a 50
meglio ancora, hai "pane" quando hai anche "i denti", la festa dura più a
lungo. Non è così. Il successo di trent’anni fa , nel paese della pigrizia
mentale, ti inchioda in una pagina dell’album e lì resti. Per fortuna con i
lettori quelli veri, quelli che non leggono per professione, le cose vanno
meglio: Eterna ragazza è già alla terza edizione. Cammina con le sue esili
zampette e reca a chi lo desidera il conforto di un po’ di letteratura.
Poi incontra un lettore come te e arrossisce di piacere, scodinzola con le
sue 400 pagine e trova una ragione per proseguire.
Grazie!
Lidia
Nando
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