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Moggi e Scalzone. Tornano i buoni maestri!
Oh, ma qua siamo impazziti. A Caserta e Capua mi invitano a fare incontri con gli studenti per parlare di giustizia, di legalità e di etica nelle relazioni sociali. Mentre a pochi chilometri, ad Agropoli (Salerno), il 9 febbraio andrà un mio gemello a insegnare l’educazione allo sport. L’ ospiterà l’Istituto tecnico commerciale “Giovanni Battista Vico”. Chi è, volete sapere, questo educatore? Forse Roberto Baggio, il fuoriclasse purissimo che ha combattuto contro ginocchia di vetro e invidie degli allenatori per risorgere ogni volta senza gonfiarsi i muscoli? Acqua, acqua. Forse Novella Calligaris, la campionessa di nuoto degli anni settanta che ancora oggi continua a battersi per affermare l’etica nelle discipline sportive, dallo sci alle bocce? Ancora acqua. Magari Marcello Lippi che ha il figlio procuratore calcistico ma in fondo ci ha fatto vincere i mondiali? Fuochino. Come avete detto? Luciano Moggi? Ma certo! Ma certo, è lui, Lucianone, che andrà a fare la sua lezione di educazione allo sport in una scuola della Repubblica pur essendo alle prese con i tribunali della Repubblica. Devo ammetterlo. E’ sempre un piacere essere invitato nelle nostre scuole come Moggi, conferisce un senso di importanza e perfino di mondanità. Non so perché, con precisione, mi abbiano chiamato a Capua e Caserta. Però so perché il “Vico” (povero Giambattista, pensa a che scuole, filosofando bene, si finisce per dare il proprio nome…) ha chiamato Moggi. Lo spiega il preside, un intellettuale arguto e scintillante che si chiama Michele Nigro. “L’arrivo di Moggi coincide con l’attivazione di una serie di lezioni dedicate all’approfondimento di temi culturali e di più urgente attualità. Tra i temi, anche quello dell’educazione allo sport, con una serie di lezioni cui parteciperà, con il racconto delle sue esperienze personali, Luciano Moggi…capro espiatorio di un sistema corrotto”.
Fantastico, c’è una questione napoletana, campana, e per educare meglio le nuove generazioni, per tirarle su di tono etico, chiamano Moggi. Giusto, in fondo abbiamo bisogno di buoni maestri che non profumino di Deamicis . E dunque bentornato, grazie alla prescrizione, anche a Oreste Scalzone. Il quale annuncia di tornare dalla Francia “per condurre in Italia in nuove condizioni vecchie battaglie di libertà”. Me le ricordo bene, le sue battaglie di libertà. Auguri a lui, auguri a noi.
P.S. Smosso dalla vicenda di Agropoli faccio quel che per pudore non ho fin qui fatto: consigliare vivamente il libro “Sistema Juventus”, edito (che devo farci?) da Melampo. Divertitevi con l’educazione allo sport… E, già che ci siamo, scusatemi per le (buone) citazioni qui a fianco sulle Ribelli. Purtroppo bisogna fare tutto in casa. C’è chi lo fa sul suo Blog e chi in tutte le trasmissioni della Rai. Incomincia per V. Indovinate chi è?
Nando
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