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Mantova. Il bello dei garabombi
Mantova è finita, viva Mantova. Grande musica, tanto pubblico sparso per la città, con punte medie mai raggiunte nelle edizioni precedenti, pioggia respinta con perdite nell’ultimo giorno e mezzo. Non è riuscita a fermarci. E’ saltato solo un concerto dei tanti previsti, e la notte bianca il grande Cisco (ex Modena City Ramblers, per chi non lo sapesse) proprio sotto la pioggia ha scatenato i suoi giovani fan verso le tre con la forza del vero trascinatore. Grande prestazione dei giovani e giovanissimi dei conservatori, autentica rivelazione di questa edizione. Viviana Lasaracina, pianista tra le migliori al mondo delle nuove generazioni, ha incantato la piazza per mezz’ora. Ma anche gli altri (per ora) meno affermati hanno dimostrato che cosa di straordinario si possa tirare fuori da queste istituzioni.
Mantova è sempre un’esperienza umana indimenticabile. Si fa una fatica improba a tenerne insieme le fila durante le cinque giornate, si perdono un sacco di concerti e incontri (anche perché molte cose avvengono in contemporanea), ma c’è una sensazione di musica e di amicizia tutt’intorno che crea un clima particolare e irripetibile. Purtroppo meno amicizia c’è stata quest’anno da parte del Comune, e questo francamente non lo capisco. Si finanzia una cosa che altrove, senza temi civili e senza amicizie a fare da spina dorsale, costerebbe il triplo. Si finanzia un evento che ti porta in televisione come nessun altro e poi lo si mette nel girone dei “garabombi” (ricordate Garabombo, il protagonista invisibile del romanzo di Manuel Scorza? Già, gli invisibili non si salutano, con gli invisibili non si parla…). Boh, per fortuna la gente si è divertita. E tanto. Passando da Puccini (piazza piena nonostante Milan-Liverpool!!) all’imitatore di Celentano, da Cisco a Dante (lettura di Pamela Villoresi), dalla Bandabardò all’arpa in chiesa. Ed è bello incontrarci persone che arrivano da tutta Italia, dalla Sicilia o da Roma (ricordo quattro o cinque simpaticissime ragazze “piccole” che si sono fatto la notte bianca sotto la pioggia) o da Genova. Sì, qualche muro è crollato. O almeno si è incrinato. Continueremo in quest’opera meritoria. A Mantova o altrove. Buona musica a chi sa amarla.
Nando
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