Buone nuove dall’Antimafia

Buone notizie dal fronte dell’antimafia. Finalmente, direte voi. E avete ragione. Anche se troppo spesso le buone notizie che siamo in grado di offrire non vengono viste perché seppellite dalle gaffes di governo, dalle intercettazioni, e -ammettiamolo- da un po’ di compiacimento masochistico (sono dei buoni a nulla, sono uguali agli altri). La buona, e per me straordinaria, notizia è che esiste un alto commissario per la gestione dei beni confiscati alla mafia. Per anni Libera e tanti esponenti politici e magistrati e giornalisti si sono battuti perché quei beni non venissero burocraticamente (e inefficientemente) gestiti dal Demanio. E spesso il governo è stato sollecitato a compiere il passo decisivo; quello che avrebbe ridato slancio a una delle misure più importanti prodotte dalla lotta contro la mafia, la confisca e l’uso sociale dei patrimoni mafiosi, appunto. Bene, il passo ora è stato fatto. Non è stata costituita l’Agenzia ad hoc, perché questo avrebbe comportato una normativa “di sistema” assai lunga e avrebbe fatto perdere altro tempo. Ma si è nominato un (alto) commissario. Il quale si chiama Antonio Maruccia, è un magistrato di grande esperienza, docente fra l’altro di legislazione antimafia all’università di Lecce e preziosissimo consulente della Commissione Antimafia. Se posso dire con franchezza, e senza nulla togliere ad altri possibili e ottimi candidati, mi sembra la persona giusta al posto giusto. Consapevole, preparato e anche sensibile al significato umano della storia della lotta alla mafia. Insomma, una lunga campagna di opinione è stata coronata dal successo. Un successo che va riconosciuto al governo e a chi ha lavorato a questa piccola rivoluzione (non dimentichiamo che cosa fece il centrodestra per svuotare questa conquista e alle pressioni dei clan per neutralizzarla). Ora c’è solo da darci dentro. Contro le intimidazioni ambientali e le trafile burocratiche.

Come ministero dell’università mi sono subito prenotato. Mi piacerebbe tanto che uno dei beni confiscati diventasse un bel pensionato studentesco intitolato a una delle vittime della mafia. E siccome queste notizie non girano, fatela girare anche voi, per favore.

Leave a Reply

Next ArticleRomagna mia. Confessione d'amore