Finlandia tour/5. Sui laghi la Margherita scalda i cuori

Vi eravate abituati bene, eh? Questo torna la sera in albergo, o dove si trova lì in Finlandia, e ci racconta la sua giornata. Devo dire che anche a me sarebbe piaciuto, non foss’altro che per il narcisismo dello scrittore che si sente sempre in viaggio, di scrivere le mie note con puntualità quotidiana. Ma l’altro ieri sera ho dovuto rifinire la bozza (prima bozza!) del nuovo disegno di legge sul diritto allo studio, per mandarla in visione agli assessori regionali che seguono l’impresa. E ieri sera mi sono trovato un po’ di posta da smaltire oltre che dovermi preparare all’incontro che avrò tra un’ora con il sottosegretario all’educazione finlandese. Dunque vado di fretta. Tanto per non dire sempre bene benissimo della Finlandia, vi confesserò che se si trovassero un po’ più di hot dog e di patatine fritte in giro non mi dispiacerebbe. Non si può sempre il salmone. Così ieri sera abbiamo fatto un salto da Mac Donald e ci è sembrata una trasgressione da figli dei fiori. Quello che però va obbligatoriamente raccontato è il viaggio sui laghi. E’sato meraviglioso, letteralmente meraviglioso. Sei in auto e ti spuntano laghi da tutte le parti. Qui quasi non ci fanno caso, tanto che solo poche volte si trovano spiazzi con punti di osservazione e relativi baretti o tavolini per il pic nic. E’ un trionfo di azzurro e di blu luccicante, e tutt’intorno (ma anche dentro, perché ci sono le isole) contrasta un trionfo di verde scuro. Laghi grandi come mari o piccoli come due campi di calcio irregolari. Ma laghi ovunque, e tu li guardi e non vedi una casa che sia una sulle rive, a meno che non ti trovi in una località turistica. Ma siccome qui i laghi sono, come ho già detto, circa duecentomila, va a finire che ce ne sono uno ogni venticinque abitanti, e dunque quelli "turistici" sono davvero una piccola minoranza. Ieri ne ho trovato uno fiabesco, riparato alle grandi strade, vicino Heinola, a circa 150 kilometri da Helsinki. Ho preso la strada in terra battuta e sono andato avanti tra campagne solitarie, ogni tanto una casetta in legno con la cassetta della posta colorata e il piccolo pontile sul lago. Non so quanti posti ci siano oggi così in Europa. So che qui si trovano. E che mentre in Italia (e credo altrove) la case fanno sparire gli alberi, nel senso che ne provocano la distruzione, qui sono gli alberi che fanno sparire le case, nel senso che le occultano, difendono il paesaggio, così che a volte le vedi solo dall’alto o da una particolare angolazione, se no sembrerebbero proprio inesistenti.

E a proposito di luoghi d’incanto. Ne abbiamo trovato uno a otto chilometri da Mikkeli, zona dei laghi meridionali. Non era segnato su nessuna guida. Abbiamo solo deciso di andare in un bed & breackfast per risparmiare e siamo stati premiati: con nostro stupore ci siamo trovati davanti a una grande casa in legno  che sembrava quella di "Via col vento". Con un lago in basso e la campagna bionda e verde in alto. Stanza con terrazzino in legno che dava da una parte e dall’altra. Prezzi ipermodici (per queste latitudini). Se pensate di andare in Finlandia entro dieci anni, segnatevi questo numero di telefono (sono gentile, eh?): +35815176012. Ripeto: non lo indica nessuno ed è la sistemazione più incantevole in cui mi sia imbattuto nei miei viaggi per il nord Europa. Per di più è stato lì che Emilia ha trovato una margherita e le è venuto in mente di fare il gioco "m’ama, non m’ama". Oddio, ho detto, speriamo che venga "m’ama" se no stasera è capace che mi tiene il muso tutta la cena. E’ andata bene. Purtroppo l’ha punta una zanzara in riva al lago all’ora del tramonto. Che sia un avvertimento trasversale? Come a dire "guarda che ci siamo e la prossima volta ti attacchiamo"? Lo sapremo alla prossima puntata. Saluti con trepidazione.

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