Finlandia tour/6. In Estonia. Alla faccia delle zanzare

Sorpresa! Siamo a Tallinn. Ma sì, siamo venuti qui, nella capitale dell’Estonia, senza darne pubblico preavviso. D’altronde, con nemmeno due ore di traghetto da Helsinki a qui, come facevamo a rinunciarci? E poi, se devo dirla tutta, l’ho fatto  per depistare le terribili zanzare finlandesi. Che sicuramente mi aspettavano per oggi nel centro della capitale per sferrare il loro attacco devastante. Mi avevano già mandato il messaggio trasversale pungendo Emilia in riva a uno dei laghi di Mikkeli.  E invece hanno dovuto rendersi conto con ritardo che gliel’ho fatta sotto il naso cambiando addirittura nazione. Sicuramente domani, per il rientro, cercheranno di farmela pagare…Intanto io me la godo. Avevo deciso di venire qui per curiosità e mi ritrovo davanti una delle città più affascinanti che abbia mai visto, una vera, mirabile capitale del commercio e delle corporazioni professionali del basso Medio evo. La Finlandia è bella, bellissima, per la natura e per il design, oltre che per il suo Stato sociale (a proposito: interessante l’incontro con i miei omologhi del Ministero dell’Educazione). Ma Tallin ha dietro una storia lunga, complessa, e si vede; con architetture che scandiscono la grande vicenda dei mari del nord Europa. Il che non vuol dire che i commercianti qui siano diversi da quelli dei paesi levantini  (a volte ho la sensazione che il commercio sia ontologicamente levantino). Tanto che, pur avendo pagato in anticipo l’albergo, e avendolo scelto con ragione nel centro storico cittadino, volevano spedirmi in un altro albergo, "distante 5 minuti di taxi"; perché "sfortunatamente siamo in overbooking e la sua stanza è occupata". In overbooking? Con me che ho pagato tutto il conto in anticipo, mica come le prenotazioni dell’aereo? La mia stamza occupata? E da chi, di grazia? Ho fatto un po’ di fescennini, miacciando con disinvoltura di chiamare l’ambasciata italiana. A quel punto la stanza si è prodigiosamente liberata. Chissà a chi l’avevano promessa… Forse al Mele estone…In ogni caso sappiatelo: l’albergo si chiama Meriton Hotels. Se non volete scherzi all’ultimo momento… Risolto l’incidente, devo dire che Tallin è proprio una splendida capitale. Piena di italiani, purtroppo, mentre il viaggio da Helsinki mi aveva dato l’immagine di flussi turistici del tutto insoliti, con frotte di russi e simili impegnati a comprare e poi comprare ogni sorta di cose al free shop, e gli italiani ridotti, sì e no, a un centesimo dei passeggeri. Poi però ho capito: qui la vita costa la metà che in Finlandia e quindi affrettatevi. Gli italiani arrivano con le loro Lacoste girando le tre repubbliche baltiche, che vanno molto di moda. Ho incontrato un gruppo di ragazzi siciliani (senza Lacoste) che mi ha salutato come il messia chiedendo del partito democratico. Si vede che un po’ interessa… Infine vi passo il quesito di Emilia: perché nel nord i bambini sono tutti belli e i genitori sono poco belli? Perché, insomma, non diresti mai, vedendo i bambini, che quelli possano essere i loro genitori? Sulle prime l’ho snobbata un po’. Poi ho dovuto ammettere che la ragazza qualche ragione ce l’ha. Già, perché?

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