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Finlandia tour/9. Bufale e ballerine (e onorevoli)
Lo volete sapere? Il sogno (l’ I have a dream del post precedente) si è avverato. Era proprio come pensavo. Le terribili zanzare finlandesi erano una bufala che poteva diffondersi ed essere creduta solo a Milano, ex capitale dell’illuminismo e della scienza, ormai ridotta a preda indifesa (ma supponente) di qualunque pifferaio o affabulatore. Sono partito da Helsinki stamattina; ancora disposto, in pieno spirito pragmatico, a vedere e riconoscere l’esistenza dei mostruosi insetti dai quali ero stato messo in guardia per settimane. Niente. Neanche stamattina niente. Né fuori dall’albergo, per assalirmi impreparato tra borse e valigie. Né all’aeroporto, per colpirmi di sorpresa, ormai rilassato per il passato pericolo. Dunque avevo fiutato giusto, pur nella prudenza matenuta fino alla fine. Ne tirerò fuori una magnifica parabola per l’"Unità". Proprio così, nei prossimi giorni chiamo Padellaro e gli propongo di fare delle zanzare finlandesi la moderna parabola di Milano e delle sue genti. E d’altronde, appena hanno letto di questa (spassosa) vicenda sul mio Blog, sono stati molti gli amici che mi hanno sfruculiato. Tra tutti Paola, preside ottima all’università di Reggio Emilia, lamentando i bozzi serotini prodotti sulle sue gambe dalle aitanti zanzare emiliane. E Fabio il cotechino mantovano; il quale mi ha ammonito giustamente che chi ha sperimentato le grandi zanzare di Mantova non deve temere alcun altro incontro al mondo.
In ogni caso sono tornato in patria. In tempo per vedere non solo quello che mi ricorda alfa10 sul post precedente. Ma anche la sconvolgente intervista fatta al Corriere dalla "squillo" che ha allietato la celebre notte del deputato Mele. Una vera intervista sullo stato morale del Paese. E’ già stupefacente che un deputato (lasciamo pure da parte il "cattolico") vada a pagamento con una donna senza arte né parte. E che diamine; una volta, diciamo cento anni fa, i parlamentari un po’ lascivi e biricchini si incapricciavano delle ballerine, mentre qui queste diventano o sognano di diventare ballerine proprio grazie allle notti passate con i parlamentari. Ma è pure stupefacente che la signora sia stata con parlamentari di destra e di sinistra (più romantici; meno male). E anche con i loro figli. Dunque c’è un giro di squillo (trasversale, come le scalate bancarie) al servizio degli onorevoli. I quali, aggiunge lei, quando arrivano per cavarsi le loro soddisfazioni sessuali portano "dinamite". Bene bravi bis. Ma il ritratto del paese non è ancora completo. Lei infatti è lusingatissima perché l’ha cercata "anche Corona", e in questa scala di valori la politica c’entra obiettivamente poco; questa è "società civile" allo stato puro. Poi spiega i suoi sogni, comprensibili: Grande Fratello, Isola dei famosi, ecc. Nulla di male per chi non ha un grande retroterra intellettuale. Solo che aggiunge subito che starebbe tutta la vita con Berlusconi. Perché è un "vincente". E lo dice tenendo a portata di mano il Vangelo. Amici blogghisti, ma questa è tragicommedia. E allora, giusto per metterci un po’ di pepe in più, io vi confesso il mio sospetto: e se le offerte di far televisione le fossero venute come ricompensa o premio per il suo (preziosissimo) silenzio sul secondo onorevole che era quella notte all’hotel Flora di via Veneto? Magari prendo un granchio. Ma è così incredibile?
Nando
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