Il ministro in torpedone e il fotomontaggio

Un po’ di voti a società politica e società civile dal mio punto di osservazione strombolano. Rido (nel senso di ridare, do è senz’accento…) un bel 9 al mio ministro. Lo so perfettamente, direte che questa è piaggeria. Ma voi che cosa fareste se, leggendo di ministri ospiti su yacht altrui, di ministri veleggianti su barche proprie, di ministri in buen retiro in campagne avite, ne trovaste uno che si gira la Giordania su un torpedone di turisti con pantaloncini corti e macchina fotografica a tracolla? Loro, infatti, i turisti, si sono ben stupiti. Ma come, un ministro in un viaggio organizzato, senza assistenza diplomatica, per giunta con guida palestinese che ha imparato l’italiano all’università di Perugia (sicché ci siam detti, scherzando, che allora a qualcosa queste università servono)? Giuro che non lo sapevo quando l’ho chiamato. E mi è parso grandioso. Ha chiesto un breve aggiornamento sulla situazione italiana, abbiamo avuto l’ennesima conferma che si può stare una settimana senza leggere i giornali. Tanti auguri di buona visita organizzata. Ecco, tornando al discorso sul turismo di massa dei post precedenti, bisogna dire che queste sono le sue buone, ottime invenzioni. Uno difficilmente si potrebbe girare il Medio Oriente (e altro ancora) da solo, soprattutto di questi tempi. Senza contare che se il turismo di massa va per deserti o simili anziché per isole minuscole non può fare troppi danni (ma fino a un certo punto, mi correggo subito).

Do poi, a proposito di Stromboli, un bel 10 e lode a uno spicchio piccolo piccolo di società civile attivo sulla spiaggia di Piscità, la più lontana dal porto. La società civile in questione sono una lei (signora) e un lui (giovane rasta) che, senza percepire un euro ma per puro volontariato, all’ora del tramonto si fanno tutta la spiaggia con un bel retino-retone e la ripuliscono, soprattutto di sigarette. Il retino-retone alla fine è pieno zeppo, lo si sarà capito. E questo, per tornare a un commento di Giuliana, non fa onore a quelle centinaia di turisti elitari (quasi sempre di sinistra) o naturisti che scendono in spiaggia con i loro giornali o il loro libro (qui tutti stanno sull’asciugamano marino con un libro) e poi disseminano la spiaggia medesima di immondizie. Non saranno i barattoli o i rifiuti dei pasti, ma non è bello lo stesso (dunque, contro il 10 e lode di prima, un cinque di media ai fumatori).

Infine, sempre per la serie società civile, uno zero spaccato alle due cugine della povera Chiara Poggi, la ragazza di Garlasco (Pavia) uccisa a colpi in testa. Non so se lo avete letto. Queste due cugine, dopo la morte di Chiara, hanno fatto fare un fotomontaggio su una loro foto, ci hanno fatto inserire Chiara, e poi hanno dato il tutto ai giornalisti, verosimilmente per comparire anche loro sui giornali, chissà mai che qualcuno non se ne accorga… Roba da restare senza fiato. La voglia di notorietà, di apparire, ci sta ammazzando. E’ giunta l’ora che qualche grande romanziere ci scriva su una trama -ariosa, profonda- di inizio millennio. Se i romanzi, come le tragedie, le commedie, la stessa poesia, hanno un rapporto con la loro epoca, è arrivato il momento che la società virtuale vada in letteratura, quella vera.

In chiusura, news da Stromboli (se no che ci sto a fare se non vi informo?): tira un vento da far paura, il vulcano sbuffa in continuazione e le sue polveri volano e si depositano su terrazzini e tavoli e scale e te li fan trovare neri al mattino. Il mare si agita e tende a ripulirsi, le meduse sembrano in ritirata. Così ho ricominciato a fare il bagno. E uscire dall’acqua con il vento che ti arriva addosso è bello assai.

Leave a Reply

Next ArticlePotenza del blog. Le zanzare finlandesi sul Corriere! Segue dibattito