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Potenza del blog. Le zanzare finlandesi sul Corriere! Segue dibattito
Ehi raga (direbbe mio figlio), ma questo blog è una potenza! Ma avete visto sul Corriere di oggi il dibattito sulle zanzare finlandesi? Ma dico, vi rendete conto che tutto è partito da questo Blog, voi ve lo siete gustato in anteprima, poi è andato sull’Unità sotto forma di elzeviro e alla fine è diventato un dibattito per l’opinione pubblica nazionale sul primo quotidiano del paese? Aveva ragione Ki@… Oh, ne converrete, ce ne vuole per portare alla ribalta nazionale le zanzare finlandesi. Sono quasi inorgoglito. E ammetto che lo sarei ancora di più se riuscissi a ottenere lo stesso ascolto quando parlo di diritto allo studio o, chessò, di mafia e politica. Che volete farci, per ora accontentiamoci delle zanzare…
Però il dibattito qualche osservazione la merita. Le voci che si sono schierate "contro" sono quella, pacata, di Adriano Sofri sul Foglio, che dice di averle incontrate, le zanzare, nel nord della Finlandia. E una un po’ più perentoria e indispettita di tale Stefano Rossi, che ha scritto all’Unità. E che, a giudicare dai contenuti e dai toni indispettiti, deve essere uno di quelli che ha contribuito ad alimentare la leggenda milanese, quella -lo ricordo- che associa "la Finlandia " (sempre e in ogni dove) prima di tutto alle micidiali zanzare. Dice il Rossi che la pregiata associazione mentale è cosa buona e giusta perché lui le zanzare le ha incontrate, ed erano terribili, due mesi fa andando dalla Lapponia a Rovaniemi. Appunto, in una parte del nord del paese e in una specifica stagione (qui a Stromboli Alessandro Pansa, ex mio allievo bocconiano e ora noto dirigente dell’ industria pubblica, mi ha parlato fra l’altro del suo sci di fondo nella medesima Lapponia senza fare il minimo cenno, ma proprio il minimo cenno, alle zanzare). Vedete, ho imparato che ci sono smentite che ottengono l’effetto di confermare in modo illuminante le affermazioni o le tesi che vorrebbero contestare. E questa rientra perfettamente nella casistica. Io sbeffeggio l’immagine terrificante che si dà a Milano della Finlandia presentandola come la terra delle zanzare? Mi si obietta di averle personalmente incontrate in una regione in un determinato periodo dell’anno. Che non è "ovunque e sempre". Mi si dice ora che a Helsinki certo che non ci sono? Già, ma a me prima nessuno ha detto "certo che se vai a Helsinki e dintorni non ne trovi". Di più: nell’articolo contestato ho scritto di non averne trovate nemmeno nella regione dei grandi laghi, ma questo il Rossi lo omette; perché sarebbe la prova (sgradita) che non siamo davanti alla eccezione di Helsinki, bensì al fatto che qualcuno, capitato a Rovaniemi o in Lapponia con qualche sfortuna, è tornato a Milano e ha diffuso la sua personale e "scientifica" immagine della Finlandia. Un’immagine totalizzante. Perché a Milano, ribadisco, non piace più ragionare, positivisticamente, sui numeri, sulle proporzioni, sulle comparazioni, sulle circostanze. A Milano piacciono le affermazioni totali, reboanti. Piacciono i miti. La favole. Le panzane. Che hanno sempre un punto di partenza vero, ma diventano favole o panzane quando, appunto, ignorano numeri e proporzioni e circostanze.
Per fortuna la lezione di buon senso ci viene dalla stessa Finlandia. Dalla giornalista che con sua sorpresa si è sentita intervistata dal Corriere sulla vicenda. La quale spiega: "Le zanzare in Finlandia? Ci sono eccome. Soprattutto al nord e in Lapponia, durante l’estate. Se piove è un disastro.Da noi si svolge anche un campionato delle zanzare, una sagra popolare. Vince chi ne uccide di più in cinque minuti.". E poi: "No, nelle città e nelle regioni meridionali non ce ne sono. I mesi peggiori vanno da maggio a luglio. Però (udite, udite…ecco quel che un padano dovrebbe tenere a mente), le nostre zanzare non sono così fameliche come le vostre. Volano più lentamente e non è detto che mordano a ogni occasione. Sono stata in Italia, ho fatto una passeggiata nel parco di Monza, lì sì che c’erano zanzare davvero incattivite. Al confronto le zanzare finlandesi sono delle dilettanti" (titolo del riquadro: "Esistono eccome, si fa a gara a chi ne cattura di più"; ah, Corriere biricchino, io avrei titolato "Ma le vostre sono peggio"). Ora, dite un po’: che pensereste di questa giornalista se, a un connazionale che le annunciasse di volere andare a Roma o Firenze, dicesse per prima cosa "stai attento alle zanzare"?
P.S. A Stromboli tira scirocco bollente, sembra di stare tutto il giorno sotto il phon. Grande, incommensurabile gioia mi è stata procurata dall’arrivo di mia figlia Dora con la sua amica Ludovica. Non la vedo poi molto, la giovanottina, ma la sua presenza, la sua voce, mi rallegrano l’animo. Parola di papà.
Nando
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