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Viaggio nel Sud che non si lamenta
E così, mentre io giravo perla Puglia , è finita l’estate. Anche se dalla Puglia facevi fatica ad accorgertene. Il mare a Trani era azzurro e invitante e il cielo era ancora più azzurro, sfondo giottesco per una cattedrale tra le più belle al mondo. E’ bello avere accanto chi sappia di storia e di arte. Così ho avuto la fortuna di sentirmi raccontare la storia di quella cattedrale (che avevo già visto e ammirato) da una fantastica professoressa di storia dell’arte. E’ un’altra cosa, quando una persona o un oggetto o un monumento o una poesia appaiono per incanto circondati dalla propria storia.
Trani, già; e i suoi Dialoghi, svolti nel castello che dà sul mare. Stamattina ho partecipato a un dibattito su etica e politica. C’erano centinaia di persone. E mi sono ancor più convinto che valga la pena di non abdicare, di non essere demagogici e accomodanti. Che si debbano riconoscere le ragioni della protesta montante ma che si debba anche sventolare orgogliosamente la bandiera della buona politica. Mi accorgo purtroppo che non basta un articolo, non basta un blog, perché il discorso rischia sempre di procedere per luoghi comuni. Mentre c’è un bisogno insuperabile di interagire, di rendere il confronto serrato: dimmi se ho fatto bene quella volta, dimmi che cosa faresti tu, non è vero che il tale politico ha fatto quello che si vanta di avere fatto e che tu credi che abbia fatto, dimmi perché distingui tra i preti pedofili e i preti di trincea e invece non distingui tra i politici onesti e perfino coraggiosi e quelli corrotti o ignavi. E via di seguito. Non è il momento di scappare, anche se i tuoi colleghi sembra che ce la mettano tutta, scientificamente, per screditare la funzione politica, tra aerei di Stato e autostrade in contromano. Alvin (che bello conoscere un proprio blogger!) a Lecce è stato testimone di uno di questi confronti. Non riuscivo a strappare a un fan di Di Pietro e di Grillo il riconoscimento che avessimo fato bene la scorsa legislatura a presentare in Senato una proposta di legge per la ineleggibilità dei condannati. Che ci voleva a dire "certo che avete fatto bene"? Mi sembrava di impazzire. Il guaio è che a un certo punto scopri che nasce perfino il compiacimento di poter dire che sono tutti uguali; e i fatti che disturbano questo tuo desiderio diventano fastidiosi, vanno rimossi.
In ogni caso il viaggio in Puglia non si è nutrito solo di queste riflessioni e di questi combattimenti. Ma anche di ulteriori visite alle nostre istituzioni artistiche e musicali. Che a volte sono troppo umili. Mentre c’è chi millanta quel che non esiste, quel che non ha mai fatto, capita che l’Accademia di Lecce precorra i tempi: non solo ha un’ottima scuola di restauro (giustamente a numero programmato…), ma fa accordi e scambi di grande livello conla Grecia e la Turchia , al punto che le hanno chiesto di dare vita a una sede distaccata proprio in Turchia. Ho chiesto perché non lo avessero fatto sapere al Ministero e la risposta è stata che non hanno personale per la comunicazione. Comprensibile. Perché è vero che -in genere- la comunicazione sovrabbonda là dove si lavora poco (per capirsi: quale politico che lavora ha il tempo per fare dieci comunicati-stampa al giorno e per leggere quelli degli altri?) e fatica invece a brillare là dove si sta tutto il giorno con le maniche rimboccate. Comunque: ho visto un’Accademia e un Conservatorio dove l’attenzione ai propri compiti e alle cose da fare batte 3-1 le lamentazioni e il piangersi addosso. Un bel Sud, davvero un bel Sud. Chissà che la linea del vittimismo, come la celebre "linea della palma", non stia salendo verso il nord?
Intanto, a proposito di Sud, vi segnalo un bravissimo e giovane fotografo palermitano. Si chiama Domenico Arona, fa foto di ambienti urbani di grande suggestione. Bellissima una serie di foto scattate nelle metropolitane, e bellissima la foto dell’ingresso di una casa palermitana nei quartieri popolari corredato del celebre invito da fellatio che ricorre nel dialetto palermitano. Una vera opera d’arte neorealista di un artista di cui (spero) sentiremo parlare.
Nando
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