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Che romantico collegio! (una domenica per Rosy…)
Anzitutto auguri a tutte le Francesche i Franceschi che affollano la mia agenda. A diversi di loro voglio molto bene. E per alcuni sento pure gratitudine, per tante e buone ragioni. Poi passo all’invito all’universo mondo: vediamoci al prossimo appuntamento festivo di queste celebri primarie. Domenica mattina alle 11.30 interverrò alla manifestazione che si terrà a Milano per Rosy Bindi all’Arci di via Bellezza 16/a. Titolo: “Scegli la buona politica”. L’abbiamo organizzata lì all’Arci di via Bellezza (dove chiunque può organizzarla, sia chiaro, da parte dell’Arci non c’è nessuna preferenza sui candidati) perché è una vecchia e ben ristrutturata casa del popolo, a sua volta eredità di una cooperativa di mutuo soccorso di un secolo fa. Insomma, un edificio storico del riformismo milanese, quello vero. Lì fanno buona cucina (anch’io ci vado, quando posso), fanno politica, fanno lezioni di danza, spettacoli musicali, e perfino mostre di quadri e disegni, anche di alto livello. Ci lavorano, in regola, alcuni immigrati. E dunque l’ArciBellezza rappresenta bene l’Italia normale e quotidiana che vorremmo avesse rappresentanza nel Partito democratico. Per giunta non è nella zona centrale della città, ossia nella fatidica zona 1 che tutti ambiscono ma che in realtà ha soprattutto l’onore di avere spedito in parlamento Marcello Dell’Utri.
E anche questo vuol dire, perché le campagne elettorali si fanno soprattutto nelle periferie o semiperiferie, come quella dove io ho appunto scelto di candidarmi. Ovvero collegio8, a sud di corso Lodi. Un collegio molto romantico, forse il più romantico che ci sia. Sentite qua: corso Lodi è il proseguimento di Corso di Porta Romana e ne porta addosso tutto il fascino, poi ci sono i navigli, poi il Giambellino, quello immortalato con i suoi bar dalla bellissima ballata di Gaber; e poi c’è il Gratosoglio, il quartiere in cui abitava la Gianna , la signora delle pulizie del pensionato Bocconi che mi fece capire che cos’era il sindacato e a cui per questo ho dedicato un capitolo del mio “Storie eretiche di cittadini per bene”. E in mezzo, in disordinata fila, corrono i nuovi quartieri che erano prato quando noi studenti bocconiani cercavamo dove andare a suonare in gruppo la chitarra o, al contrario, a stare un po’ in intimità sotto le stelle. Quale collegio più bello? Chissà mai se saprà che lo amo tanto…
A proposito, e scusatemi se lo scrivo qua sul Blog, ma non ho in realtà altri modi: se qualcuno avesse la lodevole, ammirevole, generosa tentazione di darmi una mano nella settimana prima del voto, me lo può fare sapere? Sarebbe il benvenuto…In ogni caso, grazie anche per la sola intenzione! E a domenica! Per la cronaca: seguirà (sobrio) aperitivo per parlare del più e del meno, sperando che il tempo ci consenta di stare nel bellissimo cortile….
Nando
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