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Walter, Rosy e la 500 bianca
E allora: Walter o Rosy? Rispondo a Pielle, che per la sua saggezza è una delle più preziose compagne di strada di questo Blog. Dice Pielle: il 14 alle primarie si vota il segretario del futuro Pd. E il segretario dovrà tenere tutti insieme; e in un tempo x (aggiungo io) dovrà tenere insieme pure una coalizione. Chi allora meglio di Uolter potrebbe riuscire in questo improbo compito? La domanda, ripeto, è saggia. Ma mi pare che non tenga conto del contesto materiale di queste elezioni. Il fatto è che i partiti fondatori del Pd hanno già deciso chi sarà il segretario. E su questa decisione hanno mobilitato le loro truppe, anche mediatiche. Sarà Veltroni, leader capace e non privo di utopie autentiche. Ma questa decisione è stata presa avendo in testa un’idea di Pd che non mi piace affatto: tutto deciso prima, il numero uno e il numero due, con un solo candidato e dietro tutti a ritagliarsi posizioni di potere, con le celebri liste "a sostegno di Veltroni" e, naturalmente, le liste bloccate, senza preferenze. Insomma, non si vota più, decidiamo noi. Per questo quando Rosy ha deciso di rompere il gioco e di candidarsi, sapendo di perdere, e mi ha chiesto di appoggiarla, io -che ho passato cinque anni nella Margherita senza poter votare mai il gruppo dirigente- ho pensato che fosse mio dovere sostenerla. Perché il coraggio va aiutato, è merce rara. Perché questo è ormai un sistema dove se solo si teme di perdere nessuno mette più fuori il naso. Gli apparati hanno reagito male, e hanno (loro, non Veltroni) messo in atto ogni forma di scoraggiamento a stare conla Bindi prima e con Letta poi.
Allora, il problema a me sembra un altro. Veltroni vincerà, sarà lui il segretario. Ma occorre che la voglia di cambiare il costume politico che sta dietro la candidatura Bindi acquisti un suo peso; capace di farsi sentire (e molto bene) nella fase costituente. Più voti avrà Rosy, più il Pd non sarà una creatura teleguidata. E Rosy sarà poi più leale con Veltroni di alcuni dei suoi grandi elettori. I quali dal lunedì 15 inizieranno a pensare a come farlo ballare e a come liquidare la richiesta di cambiamento se vedranno che questa non "tira" consensi.
Ecco, così la vedo io. E per questo mi sto dando da fare per Rosy, che più la conosco e più mi piace. Credo anzi che un suo successo farebbbe bene a tutta l’Unione.
Per questo sono anche appena andato a sostenerla a Cosenza, mentre gettavo le basi del convegno di Ethicamente a Catanzaro sull’etica delle professioni legali (tema a cui tengo molto). Con l’occasione vi confesso due cose. La prima. Ho fatto una puntata all’ora di pranzo su una spiaggia jonica per un delizioso bagno in solitudine, tra nuvole e sole, in un’atmosfera grigioazzurra, come le vecchie maglie dell’Alessandria. La seconda. Ho fatto i miei incontri a Catanzaro accompagnato da mio cognato su una meravigliosa 500 bianca degli anni sessanta. Sedili rossi, portiera con apertura all’indietro (quella che venne introdotta per proteggere la discesa delle signore) e testa china sotto il tetto. Una sensazione stupenda, quasi di onnipotenza. Altro che le auto blu. Anzi, sapete che cosa vi dico? Che il vero potere, oggi, è una 500 bianca. Chiedete a un qualsiasi direttore generale se è in grado di procurarsene una…
P.S. Ho visto Annozero con molto, molto imbarazzo. Continuo nella mia scelta di non attaccare gli atti del governo di cui faccio parte (anche se so che molti non la condividono). Dico solo che la fiducia nella politica si restituisce ai cittadini a partire dai comportamenti di chi li governa.
Nando
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