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Blog & Giustizia. Bbuono, no’ bbuono…
Dunque la questione della legge sui Blog è morta appena nata, se mai era nata. Levi ha spiegato, e ha chiarito le sue intenzioni. Gentiloni ha garantito massima libertà per blog e siti. Bene così. Personalmente non ho mai avuto dubbi. La cosa sarebbe stata enorme. Ma soprattutto i membri del governo coinvolti nella vicenda hanno troppo a cuore, da sempre, e sta scritto nelle loro biografie civili e politiche, la libertà di stampa e di opinione per minacciarla con un provvedimento a propria firma. A volte è meglio aspettare un attimo e capire bene la situazione prima di dissotterrare le asce di guerra contro un nemico inesistente. Chi aveva temuto (e in qualche caso desiderato…) una nuova battaglia contro il governo Prodi "uguale a quello Berlusconi" (anzi, "peggio", come ha detto l’ottimo Cremaschi) può ricredersi. Giusto stare sempre all’erta, che è la forza della democrazia. Meno giusto drogare il clima politico. C’è già Bossi che investe politicamente sulla paura e sul rancore.
Se la questione della legge sui blog si sgonfia, assai più spinosa resta però la questione De Magistris. Nessuno di coloro che si è schierato contro il giudice calabrese riesce a essere efficace, convincente. In ogni caso bisogna sapere anche leggere (come dicevo sopra) le situazioni. Qui ormai nessuno, salve rivelazioni clamorose, riesce a togliere dalla testa dei cittadini che il potere politico abbia voluto rimuovere un magistrato scomodo per qualche potente. Questo è il punto. E chi è convinto di essere innocente deve più saggiamente preparararsi a dimostrarlo in tribunale, magari già illustrando ora le sue ragioni. La sua credibilità, a mio avviso, se ne gioverebbe. Detto questo, la vicenda non è tutta in bianco e nero. Consiglio di leggere, ieri, Vittorio Grevi e Gerardo D’Ambrosio (Corriere e Unità), sempre schierati rigorosamente dalla parte dell’indipendenza della magistratura. A meno che pure D’Ambrosio, nel frattempo diventato "un politico", non sia sospettabile per ciò stesso di colpevoli ambiguità…. Ma ne riparleremo.
Nando
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