Io, il complice di stupratori. Ora vi racconto/2

E ora ecco a voi L’ACCUSA NUMERO 2. Ovvero, dove si narra del protettore e complice di stupratori. Dice: ma questa è roba da manicomio. No, aspettate. Tutto nasce, per pgracis, dal conservatorio di Lecce. Come qualcuno avrà letto sui giornali, lì è stato recentemente eletto direttore un docente condannato in Cassazione per violenza sessuale e altro nei confronti di un’allieva. Eletto liberamente, dico, e in omaggio alla celebre "autonomia" delle istituzioni accademiche (ah, la società civile…). Mussi si è rifiutato di avallare con la sua firma il risultato dell’elezione. E ha nominato un altro direttore "per chiara fama". Pgracis, con eroico sprezzo del ridicolo, parte in quarta per accusare me di complicità. E dice: bravo Mussi, lui sì che pratica nei fatti il progetto Ethicamente! Sottinteso: mica il sottosegretario che si limita a parlarne per poi proteggere i condannati…Insomma, insinua che Mussi si sia rifiutato di firmare perché da lui (e non da me) è venuta la resistenza a quella scelta inconcepibile fatta a Lecce. Il fatto è che Mussi (e non io) si è rifiutato di firmare perché il potere di firma, piccolo particolare, ce l’ha lui, il ministro, non io. Ma chi ha fatto sapere a Mussi del problema, chi ne ha parlato con il suo gabinetto, chi ha proposto, proprio per questo, di non confermare il presidente uscente del Conservatorio il quale, avendone la rappresentanza, avrebbe dovuto sentire il dovere di avvertire in tempo il ministero di quanto stava accadendo? Mago Merlino, forse? Anzi, siccome il direttore eletto risulta tecnicamente "riabilitato", è possibile che il suo ricorso al Tar gli dia ragione. E tuttavia questa è stata l’unica volta in cui (vedi il post sopra) abbiamo deciso di andare anche incontro a una sconfitta in sede giudiziaria pur di affermare davanti a tutti che il ministero non sottoscrive e non legittima quel che è accaduto a Lecce. Per un’ovvia questione di decoro, specie davanti agli allievi e alle loro famiglie.

Ma pgracis pensa di avere un’arma formidabile per dimostrare che in realtà io ero connivente. E dunque riprende un post di fine settembre di questo Blog per accusarmi di essere stato a Lecce, di avere fatto l’elogio del conservatorio proponendolo come un "luminoso faro" di civiltà, tacendo (e con il mio silenzio accettando) il fatto che lì fosse stato eletto direttore il condannato per violenza sessuale. Pgracis in realtà -diciamocelo- si indispettisce sempre se io racconto qualcosa di bello o che va bene. Non sopporta che desideri raccontarlo come ho fatto in tanti miei libri (da "Storie" alla "Scuola di via Pasquale Scura"). Il paese civile e colto e positivo per lei è roba zuccherosa, come "le trasmissioni di Fabrizio Frizzi", e dunque a parlare bene dei ragazzi di Locri si rischierebbe, per esempio, l’accusa di volere deliberatamente tacere sulla corruzione politica, sulla violenza, sulla mancanza di lavoro che ci sono in Calabria. In ogni caso fa un buco nell’acqua. Intanto dice il falso, che non è poco. In quel post settembrino il mio elogio di molte righe era infatti per l’Accademia di Lecce, non per il Conservatorio; che veniva accomunato alla prima solo per sottolineare che c’è un sud un cui, quando ci sono delle cose da fare, non ci si piange addosso (e infatti il presidente non confermato del Conservatorio aveva trovato con bravura riconosciuta fondi per l’ampliamento dei locali senza fare le consuete lamentazioni in cui tanti sono specialisti). Poi -olé!, ecco il colpo di teatro- quando sono andato io a Lecce c’era ancora il vecchio dirattore. Sarò ingenuo. Ma trovo straordinario che pgracis non mi chieda: sottosegretario, ma quando lei è andato a Lecce era già lì il direttore condannato (che in realtà, ripeto, direttore non lo è mai stato perché non c’è mai stata la firma di ratifica)? No giammai. Dà per scontato che ci fosse; e che io lo abbia incontrato e legittimato standomene zitto e chiotto. Dirò di più: non solo c’era il vecchio direttore, ma non erano nemmeno in corso le elezioni, e dunque io non potevo nemmeno sapere della candidatura "incriminata". La quale non inficia comunque (o le colpe dei docenti ricadono sugli allievi?) il bel concerto che i ragazzi hanno eseguito durante la mia visita ufficiale.

Ecco. Ora avrete capito. Non l’ho fatta così lunga per replicare a pgracis. Ma per i blogghisti. I quali hanno il diritto di sapere che il loro "anfitrione" (come mi chiama alfa10) può sbagliare ma non è né impostore né complice di condannati per violenza sessuale. E ai quali blogghisti forse interessa sapere qualcosa di più di un mondo come quello delle accademie e dei conservatori; che è bello, suggestivo, ma che, come nessun altro che ho visto nella mia non più breve vita, è inzeppato di ricorsi ai Tar, di denunce velenose, di lettera anonime e di animi malmostosi. Il mio dovere, per i docenti entusiasti e per gli studenti, è di cambiarlo un po’, per giunta senza avere soldi. Ci sto provando.

P.S. E’ ovvio che pgracis troverà sempre ospitalità su questo Blog per i suoi veleni. Ed è ovvio che non le replicherò più. Mi premeva che i blogghisti potessero misurare, una volta per tutte, il suo spirito di verità.

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