Destra e sinistra. Certami di poesia

Destra e sinistra uguali? Ormai non si distinguono più? E allora vedete un po’ se l’arte e il linguaggio aiutano a distinguere. Prima di tutto gustatevi questi versi. Fanno parte della poesia che Sandro Bondi ha dedicato a Fabrizio Cicchitto per il suo compleanno. "Viviamo insieme/ questa irripetibile esperienza/ con passione politica/ autentica/ con animo casto/ e con la sorpresa/ dell’amicizia/ (….) la mia fede/ è la tenerezza dei tuoi sguardi/ la tua fede/ è nelle parole che cerco". Stupendo. E chi era Petrarca? No, non voglio infierire. E non voglio nemmeno sostenere che qualunque esponente del centrosinistra avrebbe scritto di meglio. So che non è vero. Però voglio domandare quale esponente del centrosinistra avrebbe considerato queste strofe una poesia e l’avrebbe pure data ai giornali. Risposta: nessuno. Ognuno avrebbe provato un po’ di imbarazzo, che è diverso dal pudore. Ergo, sulla poesia non siamo la stessa cosa.

E sempre per rimanere sul poetico, gustiamoci come Francesco Storace, al battesimo romano della sua Destra e della sua vecchia-nuova Fiamma, ha dato il benvenuto alla signora del dito medio (ossia che fece il gesto del dito medio ai manifestanti davanti a Montecitorio), la sfavillante Daniela Santanché: "Che grande uomo che sei, uno che le palle ce le ha e non di velluto!". Anche qui. Cafoni di sinistra ce ne sono. Ma queste cose non le dicono. Proprio non le dicono. Sanno che non si possono dire, almeno. E anche questa è una differenza. Ci accontentiamo di poco? No, un ladro di destra e un ladro di sinistra sono ladri alla stessa maniera. Ma è giusto per mettere un puntino su una "i"…

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