Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
Cose buone dal mondo. Il popolo dell’antimafia
Comunicato di servizio: il popolo dell’antimafia è vivo e lotta insieme a noi. E non è solo il già vasto popolo di "Libera", l’associazione fondata da don Ciotti che tante medaglie al merito si è conquistata sul campo in questi anni. E’ un popolo più grande, che opera e si ritrova nei luoghi più impensati e nelle forme più varie. L’ho incontrato due volte tra venerdì sera e sabato nel tardo pomeriggio. L’occasione era tutte e due le volte la presentazione delle "Ribelli". Ma come sempre accade l’occasione ha spianato la strada alla discussione di un’infinità di temi: l’educazione nelle scuole, l’informazione, la confisca dei beni, le scelte del governo, vale la pena oppure no (di darsi da fare), ecc. Il popolo antimafioso conosciuto venerdì sera abita a Cinisello Balsamo ed è guidato da una suora, di nome Mariangela, che con altre suore, a partire da una scuola superiore (la "Mazzarello"), cerca di formare alla legalità e ai buoni valori i propri allievi. Detto chiaro: se in tutte le scuole pubbliche ci fosse la tensione morale che ho trovato nella scuola di suor Mariangela sarebbe un trionfo civile. Lei -da perfetta talent scout- mi ha cercato per le Ribelli perché sotto mentite spoglie (ossia in borghese..) mi aveva sentito la scorsa estate ad Acciaroli, sul magnifico mare del Cilento. Ha ricevuto, mi è parso di capire, anche qualche insospettita mail di genitori, ma ha difeso senza tentennamenti il suo "progetto educativo". E mi ha messo davanti alle domande vere, non preconfezionate, dei suoi ragazzi e delle sue ragazze. Con tanti genitori e insegnanti che partecipavano. Sullo sfondo, in piedi, anche alcuni miei ex allievi bocconiani (Dio mio, ora mi trovo con gli ex allievi con i capelli bianchi, mi viene un brivido da tempo che passa…).
Ieri pomeriggio sono stato invece ad Arona, riva del Lago Maggiore intristito dall’acquazzone permanente. Presentazione organizzata dalla biblioteca civica. Anche qui sindaco presente come a Cinisello (buon segno, non pensiate che accada sempre). E carabinieri pure (altrettanto buono). Nonostante il pessimo tempo è stata una discussione animata e partecipata, guidata da una bravissima ricercatrice dell’Istituto storico della Resistenza, Antonella Braga. Complimenti all’Istituto: perché coglie il nesso tra la sua identità e la lotta alla mafia e perché (come già avevo notato ad Asti) ha dei ricercatori di grande livello. E infine un’ altra buona notizia. Siccome anche ad Arona è stato sollevato con forza il tema del sequestro dei beni mafiosi, comunico che finalmente il dottor Antonio Maruccia, magistrato di valore nominato commissario alla confisca dei beni, è stato messo nelle condizioni logistiche per essere operativo. Me lo ha annunciato lui stesso ieri sera con molta e giustificata soddisfazione (e io a mia volta, passatemi la civetteria, sono molto contento nel constatare in queste occasioni quanto il popolo dell’antimafia segua questo Blog…). Auguri, Commissario!
Nando
Next ArticleCronache dal Pd milanese. Gioia e corruccio