Tutti da Rosario, consigliere in incognito

E allora Franco Marini ha avuto l’incarico pieno di rifare il governo. Salirà “al Colle” (ma che barocchismi, gente mia…) alle 17. Vedremo. Intanto tengo fede all’impegno di fare vedere e sapere le “cose belle dal mondo” in cui mi imbatto o che giungono comunque alla mia attenzione. Serve a conservare il senso della misura, e a dare un po’ di ottimismo a chi fa onestamente il suo lavoro. Dovete dunque sapere che in consiglio comunale a Milano ho conosciuto durante il mio ultimo mandato (2001-2006) un timido e bravo consigliere di nome Rosario. Rosario Pantaleo, per la precisione: fisico asciutto, capelli brizzolati, deliziosi gilet, un po’ sopra i quaranta, ma soprattutto titolare a mio avviso di un pregio ineguagliabile: quello di avere taciuto alla mamma la propria elezione in Consiglio comunale. Già, da noi quasi tutti i parenti, soprattutto quelli che fino a un quarto d’ora prima hanno inveito contro i politici che sono “tutti uguali”, appena hanno un fratello o un figlio o una moglie eletti da qualche parte si affannano a farlo sapere a mezzo mondo. La madre di Rosario però è una donna del popolo che davvero disprezza i politici. E dunque lui, per non perderne la stima, non le aveva detto di essere finito in consiglio comunale sull’onda del precedente impegno nel volontariato cattolico; anzi, stava a Palazzo Marino di nascosto da lei, confidando nel fatto certo, certissimo, che lei non legge le cronache politiche cittadine. Penso che altrettanto in incognito faccia politica ora che è uno dei protagonisti del suo consiglio di zona nella periferia milanese. 
       

Dunque proprio questo di bello volevo segnalarvi: la terza edizione di “La musica e l’autore” che Rosario, appassionato di musica, ha realizzato per il mese che va dal 2 febbraio all’1 marzo, con il patrocinio della Provincia di Milano e del Club Tenco. Vi metto il programma negli appuntamenti del Blog. La rassegna si svolgerà allo Spazio Teatro 89 e vedrà anche la presenza di alcuni cari amici, come Ricky Gianco e Cisco. Nella città che rischia di perdere l’anima e costruisce immagine da vent’anni senza riuscire a trasformarla in sostanza, Rosario lavora in silenzio per dare un po’ di vita e di suoni “ai confini della città”. Auguri Rosario. Questo, se non altro, a tua madre lo puoi raccontare.

Leave a Reply

Next ArticleSilenzio, c'è la crisi. Storie ministeriali