Buona Pasqua. Auguri laici ma non troppo

Buona Pasqua. Anche se quando lo diciamo, proprio come "Buon Natale" o "Buon anno", sappiamo che non è mai vero per tutti. Ho salutato ieri per sempre una persona dolce e combattiva che ha trascorso gli ultimi anni della sua vita facendo volontariato in Eritrea. Nella cerimonia laica al tempietto egizio del Verano a Roma è stata ricordata da tanti amici. Con un paradosso: che la laicità del saluto è stata in realtà struggente multireligiosità dell’addio. Figli stupendi e con gli occhi luminosi nel sentire ricordare la generosità della madre. Naturalmente anche in questi momenti un tocco di Verdone non manca mai. Un’auto ha bloccato la strada, scatenando i clacson di altre dieci auto, fermandosi lungamente ad attendere che il furgone funebre partisse e liberasse il parcheggio. Una volta si chiamava il mistero della vita e della morte…

Buona Pasqua. Anche se, a quanto mi dicono, a Van, nell’estremo est della Turchia, in questi giorni la polizia in divisa o in borghese sta commettendo violenze mai viste sulla minoranza kurda. Pestaggi e caccia all’uomo. Ci sono morti e feriti segnalati dagli osservatori italiani. Chi voglia prendere visione fortunosa di quel che sta accadendo può andare su http://gazetevan.com/detay.asp?hid=1574.

Buona Pasqua lo stesso, però. A tutti. Con speranza. Con fiducia. Con l’idea sempre più radicata che la vita è conquista perenne e faticosa. Non sempre dolce da rivedere quando sei arrivato in fondo. Buona Pasqua con gratitudine per chi fequenta con curiosità, rispetto o amicizia questo piccolo Blog. Per chi lo coltiva, lo innaffia, lo impreziosisce, ci mette pezzi splendidi della sua vita, ci versa i suoi pensieri e le sue rabbie, le sue preoccupazioni e le sue intuizioni, fino a farne una cosa un po’ unica nel mondo della comunicazione politica. Auguri a chi mi ha sostenuto con tanto generoso disinteresse nelle scorse settimane, giuro che non sarà stato inutile. Auguri ai miei nuovi studenti palermitani che ancora non conosco. Certo è bello quando la Pasqua e l’inizio della primavera coincidono. Succede raramente, ma quando succede ha un significato particolare. Lo capisce perfino un laico.

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