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Buone notizie dal 25 aprile, oh yes!
Belle notizie dal 25 aprile. Prima di tutto la data "tira" ancora. Il che, detto così, sembra blasfemo ma non è male affatto. Vuol dire che la gente ci crede, non avverte sapore di muffa. Ieri sera nel bresciano la fiaccolata è stata molto partecipata. I cortei che illuminavano le campagne si sono dati appuntamento, arrivando da comuni diversi, davanti a una villa che era stata sede del comando tedesco e della Rsi, e dove erano stati uccisi una decina di patrioti partigiani, portati per la stessa strada in salita (da Rodengo) con le corde ai polsi. A Milano oggi piazza Duomo era piena davvero, lo testimonierei davanti a chiunque. Intendiamoci: una reazione molto diversa da quel 25 aprile del ‘94, in cui, sotto una pioggia torrenziale, ci demmo convegno in quattrocentomila su invito del "manifesto", ancora storditi per la vittoria dei "fascisti" alleati di B. Ora la situazione appare molto più quella di una fisiologica alternanza, e dunque meno drammatica. Però, che rischi sono alle porte, ragazzi…Bene dunque che ci fosse tanta gente. E anche tanti giovani, soprattutto con quella sinistra che il voto popolare ha messo fuori dal parlamento (rifletterci…).
Buona notizia anche sul fronte "agriturismo", che poi, come avrete letto, è un villaggio turistico vicino Follonica. Sapete chi verrà in quei giorni? Nientepopodimeno che Nando Benigno! E non chiedetemi chi è. A Nando ho dedicato un capitolo di "Storie eretiche di cittadini per bene". E’ il filosofo-oste di Brindisi. Sono felice della sua presenza perché tutte le cose che ho fatto con lui sono andate bene: il movimento antimafia degli anni 80, Società civile e poila Rete. Nando è una forza della natura. E porta talmente bene, e fa talmente bene, che a Milano lo avevamo soprannominato "Benigno di nome e di fatto". Ah, che piacere che abbia scelto di esserci nonostante le baruffe chiozzotte di qualche infausta giornata telematica (dai, Sara, vieni anche tu…).
Infine belle notizie dalla Sicilia. A Palermo si fa conoscere Giuseppe, dodicenne antimafioso, fondatore di un movimento semiadolescenziale e "assetato di giustizia". Parole sue ieri sera al tg1. Parole che hanno commosso un’amica di mia figlia, che ha promesso di essere disponibile, un bambino così, a mantenerlo agli studi fino alla laurea. Giuseppe sarà ricevuto, o avrà un riconoscimento ufficiale, dal Presidente della Repubblica. Importante chela Rai abbia sentito il bisogno di intervistarlo. Meno importante (ma egualmente significativo) è che la Rai abbia deciso di cancellare dall’intervista la dichiarazione di Giuseppe di avere due esempi positivi, il sottoscritto e Rita Borsellino. Chissà perché cancellare. In fondo siamo tutti e due familiari di martiri (noti martiri) della lotta alla mafia. E nessuno dei due ha oggi una carica politico- istituzionale. Ma forse proprio questo è il problema. E chi glielo dice a Bettini e Franceschini, freschi e orgogliosi protagonisti del loro "rinnovamento", che un bambino -dicesi un bambino, non un trentenne- vede degli esempi da seguire in quei personaggi che sono stati sostituiti dalla figlia di Cardinale o dalla Madia proprio per catturare i giovani? Potrebbe venirgli un coccolone…
Vedete dunque che, se anche capita a Roma che dei passanti (ho fretta, che diamine!) scavalchino il cadavere di un portiere morto sul lavoro, i motivi di speranza continuano ad aleggiare tra noi? Forza. E ricordate anzi la quarta bella notizia: al mantova Musica Festival alla messa rock canterà anche Antonella Ruggiero. Avendola già sentita, vi giuro che sarà un’esperienza fantastica…
Nando
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