17 maggio. Saluti per Mario (e per Gemma)

Posso dirlo? Sono orgoglioso che tanti blogghisti abbiano sentito il bisogno di ricordare che oggi, 17 maggio, è una data simbolica; una data che mette voglia di riflettere. E anche voglia di sentirsi vicini a Mario Calabresi, ai suoi fratelli e a sua madre Gemma. Lo dico non per unirmi a quella che sta diventando, per fortuna, voce comune, visto che quando -ormai nove anni fa- dedicai il primo capitolo di "Storie eretiche" proprio a Mario mi trovai un po’ in avanscoperta, almeno a sinistra (qualche caro amico contrappose i diritti di Mario ai diritti, anch’essi sacri, di Licia Pinelli). Ma perché se la storia viene rivista non con la boria di chi ha vinto le elezioni ma con l’umiltà di chi vuole interrogarsi senza reti di protezione, allora non si violenta la verità, non la si offende; ma la si rende più intera, più grande. Saluterò con affetto Mario da parte di chi me lo ha chiesto. 

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