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Bisogno di Caponnetto, bisogno di Carfagne
Che bello, l’idea della Scuola di Formazione Politica intitolata ad Antonino Caponnetto piace. Piace ovunque ne parli. E convince (oserei dire: affascina) il suo modo di funzionare, quello che abbiamo immaginato a Follonica. Non una sede fisica, con uffici e segreteria, che fra l’altro non saremmo in grado di pagare. E nemmeno presidenze o altre cariche che qualcuno possa usare per farsi i film di proprie future carriere. Ma un nome, un nome grande, un nome che è un marchio, che può essere dato a seminari, incontri di formazione, giornate di riflessione nazionali, ma soprattutto ad appuntamenti diffusi in tutta Italia. Quel gruppo di Trento vuole dare un riferimento morale, culturale, al proprio fine settimana sulla pace? Bene, potrà organizzare le sue attività dandogli il nome del grande giudice e predicatore laico. Quei ragazzi di Trapani vogliono parlare di mafia? Possono farlo, se lo desiderano, all’insegna di quel nome. Che siccome va rispettato, non può essere dato a chiunque, magari a chi voglia rifarsi una verginità gratis. Ma ci sarà un gruppo, diciamo così, di garanti che darà l’autorizzazione a usare il “marchio”. Stabilmente o volta per volta. E siccome le associazioni, gli assessorati, le singole persone che lavorano con dignità e passione su certi temi sono migliaia, avremo una fioritura di scuole. Che autofinanzieranno le proprie iniziative. Sarà come costruire in tutto il paese un tessuto civile e politico in grado di rimediare alla straordinaria afasia che ha preso, su quegli stessi temi, la politica nazionale (e quella locale ufficiale…). Sarà come offrire a tanti un modo per riconoscersi, per dare un senso più alto a quello che fanno, per incidere insieme su questo precario futuro che ci si apparecchia. Ah, che differenza dalle scuole esistenti o annunciate con rullo di tamburi… Quelle dove viene richiesto ai giovani che partecipano di versare centinaia di euro. Oppure dove si progettano con ossessione le immagini che dovranno andare sulle tivù; ecco Veltroni (o D’Alema o Rutelli) che riceve Emma Marcegaglia, ecco arrivare Mario Monti…Intervista “Perché noi vogliamo innovare…”. E, dietro, quaranta auto blu parcheggiate in bella vista. A proposito di apparire: ma avete visto chela Madia siederà in parlamento tra Veltroni e D’Alema per essere inquadrata nelle riprese televisive dei discorsi d’aula? Ma vi sembra normale, dopo avere scatenato i motteggi di tutta Italia (e avere perso un po’ di voti), insistere con queste grullate mediatiche? Ma chi è il consigliere pazzo che suggerisce queste gloriose pensate? E’ una lotta contro B, come a dire che anch’io ho la mia Carfagna? Formazione, gente, formazione.
E vista l’urgenza di formazione, faccio qui un appello. Rivolto ad associazioni, a consigli comunali e circoscrizionali, a biblioteche, a privati. Fate sapere (sul Blog o in tutti gli altri modi possibili) quali sono gli spazi e le sale che possono ospitare le iniziative dalla Scuola a costo zero o comunque a un costo molto contenuto in tutta Italia. Obiettivo: mille sale entro autunno. Mille sale per parlare ovunque di etica pubblica, di giustizia, di pace, di solidarietà, di democrazia ecc. Ce la facciamo?
Nando
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