Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
Voci del verbo intercettare. E il buono che avanza
Qui l’opposizione dovrà dimostrare se esiste oppure no. Se la sua ambizione è quella di prendersi i buffetti e le caramelle da Sua Maestà e dalle sue tivù o di costringere Sua maestà a rispettare la legge e la democrazia. Se gli abusi di intercettazioni (veri, e spesso esecrabili) sono più importanti di questa immensa saracinesca che chiude le indagini su intere categorie di reati. Alla faccia della sicurezza…
In ogni caso, siccome non bisogna mai perdere di vista il buono che c’è, vi parlo bene dei giovani di Capramagra, associazione che opera alla Cattolica di Milano, volonteroso vaso di coccio tra i vasi di ferro di Cl e della Lega. Li ho visti ieri. Ci siamo incontrati per circa due ore su iniziativa di Eva (ricordate? la laureanda siciliana di cui ho parlato qualche post fa). Clima di gente che pensa, si respira ossigeno a gogo. Tutti impegnati nella cooperazione internazionale. Fanno anche un giornalino, “L’eco del tamburo”, pieno di cose e note interessanti.
Poi vi parlo bene del comune di Assago che ha sostenuto Grazia Aloi nell’organizzazione di una due giorni di festa della “cultura socio-sanitaria”. In realtà, tra gli stand allestiti in una stupenda cascina riattata a struttura pubblica, si è fatto festa parlando di malattie, comprese quelle dette inguaribili. Mi è sembrato coraggioso, pare che sia la prima volta che succede una cosa del genere in Italia.
E infine vi parlo bene di Flare, acronimo di Freedom Legality and Rights in Europe, promossa da Libera, e che per quattro giorni, a partire da oggi, porterà a Bruxelles decine di organizzazioni di circa trenta paesi europei. Temi: criminalità, traffici vari (droga, clandestini, minori), giustizia, mafie, diritti umani. Con l’obiettivo di farne materia d’impegno dell’Unione europea. Insomma, se qui in Italia cercano di favorire i criminali, noi si va a Bruxelles per colpirli di più e più efficacemente. Là. E fra qualche anno vediamo chi la spunta…Ci sentiamo al ritorno da Bruxelles.
Nando
Next ArticleBruxelles nel cuore. E nella storia