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Le buone radiazioni. E l’opposizione calviniana
Finalmente una bella notizia. Edi Pinatto, il magistrato che ci aveva messo otto anni a scrivere le motivazioni della sentenza di condanna di sette membri del clan dei Madonia e che per questo ne aveva permesso la scarcerazione, è stato rimosso dalla sua funzione. Radiato, oplà. Non potrà più fare il magistrato. Lo ha deciso la sezione disciplinare del Csm. Lasciatemi dire che sono contento. Io l’ho trovato scandaloso, indecente, quel far passare otto anni pensando ad altro pur sapendone le conseguenze, con quel che ha passato questo paese per colpa della mafia. E non lo dico perché un esponente di quel clan era nel commando che uccise il prefetto di Palermo (e io subito dopo mi trovai un rampollo della stessa famiglia iscritto al mio seminario in Bocconi…). Ma perché il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, se li è trovati inopinatamente liberi di circolare in città con i rischi che corre personalmente da anni. Di più: mi era sembrato scandaloso che i nuovi colleghi milanesi di Pinatto fossero scesi in sua difesa elogiandone le doti di gran lavoratore. E che la proposta iniziale di punizione consistesse nella sottrazione di due mesi di anzianità di servizio. Mi sbaglierò, ma qui c’è la mano di Napolitano.
Altra bella notizia dalla Cassazione. Che ha stabilito che un carabiniere semplice non può avere l’amante (specie se “coniugata”) a causa del disdoro che getta sulla propria divisa. Oh (e fatemelo dire…), ecco perché l’Arma è la più grande di tutte. Perché al carabinierino più anonimo è vietato di fare, per il buon nome delle istituzioni, quel che fanno allegramente coloro che rappresentano le istituzioni al livello più alto: dal frequentare mafiosi all’avere condanne per truffa o corruzione, dal dire il falso fino, ora, al concedersi licenze carnali.
Terza bella notizia dal Pd. Da un sondaggio di Mannheimer risulta che il 40 per cento degli elettori democratici ritiene “remissiva” l’opposizione. E dal quartier generale del partito che cosa rispondono? Rispondono così, belli tosti: non torneremo al 2001, all’antiberlusconismo per partito preso. Stupendo. Trovo affascinante questo viaggio nell’esperimento di una opposizione “diversa”. Che mi sembra straordinariamente calviniana: “dimezzata” come il visconte, “inesistente” come il cavaliere, e -naturalmente- “rampante” come il barone. Avanti così. I risultati siciliani sono un vero bisciù. Cala l’affluenza e cala ulteriormente la sinistra (ricordate? Conla Borsellino si perde…e ora eccoli lì, i geni della politica, al 25 o al 30 per cento…).
Quarta bella notizia da Scienze Politiche di Milano. E’ quasi certo che il prossimo anno accademico potrò tenere il corso di Sociologia dei fenomeni criminali. Che nascerà per l’occasione. Ne sono felicissimo. Un luogo in più per dare informazioni, riflettere, studiare (e ci mancherebbe, niente fanigottoni!), creare sensibilità, allevare nuovi studiosi. Per portare nell’università le cose imparate in anni di lavoro istituzionale. E quelle che imparerò con Libera e Flare. E vi paiono sorbole?
Nando
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