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Bandiere sì e bandiere no
Le bandiere di partito, dunque. Bel tema. C’è chi ne ha criticato la presenza alla manifestazione dell’altro ieri. Capisco. Altre volte anch’io ho provato insofferenza per la voglia di appropriarsi, come partito-i, di iniziative civili o politiche indette da gruppi di cittadini o da movimenti. Solo che stavolta avevamo invitato noi, proprio noi, a portare quelle bandiere. E per una ragione ben precisa. Per dire ai partiti che devono svegliarsi, che i loro militanti, con le loro identità, rifiutano l’immobilismo a cui l’opposizione si è auto-condannata. Dire di portarle è stata una sfida, non una resa all’invadenza dei partiti. Tanto che dei parlamentari non se n’è vista l’ombra (ed era lunedì…, parlamento inoperoso…), altro che strumentalizzazione. Stare alla larga, era la parola d’odine, conosco i miei polli.
Se poi la presenza delle bandiere abbia potuto fare apparire il tutto una “robetta” (voce di un passante) o un’adunata per mandare B. in galera, be’ ho i miei dubbi, attenzione a non rimanere succubi dei pregiudizi altrui. Ho sentito fare le stesse accuse ad altre manifestazioni, rigorosamente senza bandiere di partito. Per chi vota dall’altra parte (o per la maggioranza di quegli elettori) nulla va mai bene, neanche se è per difenderela Costituzione. Perché per loro: a) noi non siamo preoccupati della Costituzione, noi (come i magistrati rossi) vogliamo solo “rovesciare il risultato elettorale”; b) la Costituzione è qualcosa di immaginario, non un complesso di principi ben ordinato, e dunque secondo loro non viene mai attaccata finché non siamo sulle montagne; c) la Costituzione è roba vecchia, fatta dai partiti della Prima Repubblica e hai visto dove ci ha portato…
Insomma, giusto, giustissimo stare attenti a tutti i risvolti simbolici di quel che facciamo. Ma senza troppi complessi di colpa, o rischiamo di morirne. Mi pare che il giudizio più felice sul presidio lo abbia dato Radio Popolare, che sa non essere tenera. C’era aria fresca e sana, perfino un po’ naif, non certo aria da B. in galera. Alla prossima (si daranno notizie).
Nando
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