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La parola alla festa del PD
Ricevo e doverosamente pubblico la replica di Lino Paganelli,
responsabile nazionale PD per le Feste Democratiche
Ci sono montagne che partoriscono topolini. E ci sono piccoli episodi che possono degenerare in polveroni. Ma sono fole, cose di poco conto, perché non c’è nessuno che ha scatenato crociate contro la casa editrice Melampo.
Noi siamo qui per mettere insieme 200, 250 incontri per la Festa Democratica di Firenze, in calendario alla Fortezza da Basso dal 23 agosto al 7 settembre.
Cerchiamo di completare il programma nonostante ci sia l’esponente politico che non si trova, lo scrittore che è già in vacanza, il rappresentante dell’associazione economica o sindacale che non ha sotto l’agenda… figuriamoci se il primo d’agosto si riunisce un inesistente comitato censorio per mettere all’indice questo o quel libro di questa o quella casa editrice.
Insomma, caro Nando, non abbia escluso nessun titolo e nessun autore per motivi ideologici. Non abbiamo messo al bando nessuno, davvero.
Il primo punto è che abbiamo noi interpellato l’editore per chiedere se avesse titoli da proporre a Firenze. Il secondo punto è che ogni anno evitiamo di presentare libri che trattano dello stesso argomento. Evitiamo di presentare libri su argomenti che sono già affrontati in altri dibattiti. Cerchiamo di evitare di presentare libri che siano per platee dove il numero degli astanti sia inferiore a quello dei relatori.
Abbiamo risposto ‘no’ a una serie di case editrici per problemi di calendario. Festa Democratica si svolge nel cuore del centro di Firenze, e non possiamo occupare la Fortezza per un mese, e così i giorni di festa sono 15. Nonostante questo, Melampo rientra fra le case editrici da ospitare, poiché il suo lavoro editoriale è per noi importante, dal punto di vista culturale e politico. La persona che si occupa delle presentazioni librarie, ha chiesto altri titoli proprio per avere la rosa più ampia possibile. Perché quando si fa un programma con una trentina di incontri con gli autori, è essenziale selezionare i temi, sistemare gli orari, evitare accavallamenti con altre iniziative, proporre argomenti interessanti che coinvolgano più pubblico possibile.
Titoli impossibili non ce ne sono. Quando intorno a ferragosto, come accade ogni anno, presenteremo il programma della Festa, ognuno potrà rendersi conto di quanto siano eterogenei il parterre degli ospiti e le tematiche affrontate.
Avremmo voluto chiudere la rassegna dei libri ieri, venerdì 31 luglio, ma non ci siamo riusciti. E così, anche oggi, 1° agosto siamo qui e continuiamo a lavorare come faremo anche la prossima settimana senza paura di polemiche, di eccentriche forme di pubblicità, di pressioni, di accuse inverosimili.
Con simpatia
Lino Paganelli
Responsabile nazionale PD Feste Democratiche
admin
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