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L’omonima di Lilly Gruber
Omonimie, omonimie… Ne ho parlato qualche post fa per dichiarare che il professor Simone Dalla Chiesa che ho trovato come docente a Scienze politiche di Milano non è mio parente. Io almeno non lo conosco e lui (ovviamente) non conosce me. Ma ci sono altre omonimie, non accademiche, decisamente più intriganti. Ieri sera tardi, per esempio, ho visto in tivù, intervistata da Maurizio Mannoni, una giornalista di nome Lilly Gruber presentare un suo libro. Fin qui nulla di strano. Ormai è scientificamente provato che in televisione si presentano i libri solo di tre categorie di autori: i giornalisti prima di tutto, i leader politici poi, e le amanti (di politici o giornalisti) infine. Dieci eccezioni all’anno tra tutte le reti sono consentite (c’è per questo un apposito ufficio programmazione unificata). Quel che mi ha turbato, se così posso dire, è che la giornalista Lilly Gruber che vedevo ieri sera sul video non era la giornalista Lilly Gruber che conosco e che ho sempre apprezzato (e che mi è sempre piaciuta). Ma una sua omonima. E non poteva essere diversamente. Perché aveva molti anni di meno dell’altra e aveva un’espressione del viso assai diversa, direi meno spontanea e naturale; qualcosa di seriale addirittura nei lineamenti, che nell’altra hanno invece una deliziosa originalità. Mi sono chiesto come sia possibile che di punto in bianco spuntino casi di omonimie così clamorosi. Perché se questa Lilly Gruber è in grado di scrivere un libro e di portarlo in tivù, proprio una sconosciuta non deve essere. E allora, per quale ragione non ne avevo mai sentito parlare prima? E perché, nel presentarla, nessuno ha detto che è omonima dell’altra, la più famosa, così da aiutare i telespettatori più distratti a non cadere nell’ inganno? E poi mi chiedo, ancora, con una punta d’ansia: dov’è andata a finire la Lilly Gruber “vera” (spero che l’omonima non se ne adonti), quella che mi ha sempre affascinato quando arrivava in video? La rivedrò mai, un giorno, fosse anche per presentare un suo libro?
Nando
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