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Diaz. Vergogna infinita
Sono in viaggio e non posso scrivere. Mi affido perciò a Paoletta.
La sentenza conferma ciò di cui sono stato convinto dall’inizio: certe cose si fanno solo quando dall’alto
ti danno la certezza dell’impunità. Ci tornerò appena sarò davanti a un computer.
Intanto continuiamo a raccontare.
Nando
Next ArticleDiaz. Ovvero come ti faccio a pezzi lo Stato (era meglio una volta)