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Il sindaco, la ‘Ndrangheta, la microcriminalità
Non sono buone per niente invece le notizie che arrivano dal liceo “Darwin” di Rivoli. Ecco che cosa succede a continuare a pensare che sulla scuola bisogna tagliare e poi ancora tagliare. Chi lo dice, in genere è posseduto da una fisima. Vede sempre un eccesso di maestri e di bidelli nullafacenti; non pensa, non sa che in tante occasioni la nostra scuola pubblica si tiene in piedi con lo sputo. Intendendo per sputo (non me ne voglia nessuno) lo spirito missionario di tanti insegnanti, le acrobazie contabili di presidi, la pazienza delle famiglie, l’infinito spirito di adattamento degli studenti, che spesso non immaginano come siano fatte le scuole dei paesi più civili. Un pensiero per gli occhi romantici di Vito, vittima innocente della follia e dell’immoralità della nostra spesa pubblica.
E un pensiero a Peppino Abbatecola, fondatore della sociologia della medicina e a sua figlia Emanuela, allieva mia cara. Non ce l’ho fatta a mangiare il pesce del sociologo-cuoco nel suo giardino di Bogliasco. E mi dispiace.
A proposito di sociologi e di Ortomercato e di ‘Ndrangheta (post precedente): ma vi sembra normale che dopo che in piena Lecco ammazzano un esponente dei clan calabresi, il sindaco dica che a Lecco la ‘Ndrangheta non c’è poi un granché e che la percezione di insicurezza viene invece dalla microcriminalità? Indovina indovinello: di che partito sarà mai questo sindaco?
P.S. Dimenticavo: forza Villari! Scusami, ora ho capito perché mi hai attaccato a freddo sul "Riformista" facendo il difensore d’ufficio di Mannino. C’avevi bisogno dei voti in commissione, c’avevi…
Nando
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