Nonno Nino con nostalgia

Un post solo per lui, per Antonino Caponnetto. Se ne è andato sei anni fa. E’ stato magistrato e uomo grandissimo. Uno dei più grandi apostoli civili che abbia conosciuto. Inutile che ripeta qui, una volta di più, i tanti motivi e passaggi della vita pubblica (ma anche mia privata) che mi hanno portato ad amarlo. Sono troppi per un post e ne ho scritto in più sedi. Sono gli stessi che hanno fatto nascere in me e in un gruppo di amici blogghisti l’idea di dedicargli, in questa Italia e con questa sinistra senza bussola morale, una scuola di formazione politica. Le offese che ricevette furono il segno della sua diversità in quel mondo cialtrone e involgarito che oggi viene contestato con tanta freschezza dagli studenti dell’Onda. Come dimenticare lo sfregio che ricevette in vita, quel soprannome vile di “Capoinetto” da parte del “Giornale” di Feltri?  O quello che ricevette in morte, l’assenza del più anonimo sottosegretario ai suoi funerali mentre mezzo governo se la spassava a Miss Padania? A lui, vecchio e giovanissimo, un saluto carico di nostalgia. A Bettina, la sua dolce compagna, ancora battagliera, un bacio sulla fronte da tutti noi.

Aggiungo che è bello che in questo ricordo mi abbiano preceduto già ieri alcuni blogghisti. Ma ditemelo, dove si trova un altro Blog così? E a proposito di Scuola “A. Caponnetto”: pur avendo tutti gli scrupoli di metodo di Robertoli “ragioniere fiorentino”, io credo che la scuola possa aderire alla manifestazione di cui si è discusso nel post precedente, ossia una lettura della Costituzione in difesa della libertà d’informazione. Immagino perfino che oggi lui ci andrebbe. Pensiero arbitrario, lo so, ma credo di averlo conosciuto bene, il “nonno Nino”.

(P.S. E auguri di cuore al blogghista Michele che oggi si è sposato con Angelina. Quando era ragazzo, Michele correva sempre a vedersi il “nonno Nino” appena capitava nei dintorni di Como).

Leave a Reply

Next ArticleLargo ai carneadi. Lo scandalo dell'Antimafia