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Consigli per gli acquisti. Giorgio il giornalista
Questa non è una marchetta, ma un gesto di affetto (e di stima). E’ uscito un libro di un giornalista del “Giorno”, Giorgio Guaiti. In gioventù addetto stampa del sindaco partigiano Aldo Aniasi, poi cronista attento delle vicende politiche e sociali milanesi. Ma prima ancora mio compagno di scuola e di banco. Alle medie e pure al ginnasio, dove arrivammo tutti e due (gli unici due della nostra prima classe mista) con i pantaloni corti. Compagni di giochi, di pallone e di sottile vergogna verso le nostre compagne di classe. Quando la mia famiglia fu trasferita a Palermo nel ’66, dormii l’ultima mia notte milanese a casa sua, nella periferia nord. Suo padre e sua madre, deliziosi, erano l’esempio di quella gentilezza popolare che aveva reso Milano una città di sogno, così diversa da quella rancorosa e sgomitante d’oggi. Quando ci aiutavamo nei compiti a casa via telefono, gli facevo perdere anche mezz’ora con una traduzione inventata di sana pianta; poi gli dicevo che era tutto uno scherzo e lui mi amava allora di amore irriducibile.
Ha scritto “Oltre lo specchio”, che riunisce la sua migliore letteratura giornalistica di vent’anni. L’ha fatto per Oge Oleandri, con prefazione (ahimé ma non troppo) di Philippe Daverio. Lo consiglio. Di stima, come diceva Gianni Brera. Ecco qua, caro Giorgio dalla bella fotografia di copertina. Il tuo Aoristo fortissimo ti ha ripagato in minima parte delle pene amanuensi che ti ha inflitto. Olé.
Nando
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