E’ Pasqua. Pensieri per domani…

I funerali. Lo strazio. “Nessuno è senza colpa”. Anche ammesso che sia così, qualcuno ne ha molte di più. L’Abruzzo ferito oggi a morte è l’Italia tirata su per decenni senza regole né rispetto, nel sovrano disprezzo della legge e dei diritti dei più deboli. E’ la stessa Italia per la quale era stato previsto solo l’altro giorno un decreto di liberalizzazione delle costruzioni. E’ la stessa Italia che per tirar fuori soldi per i terremotati pensa a un nuovo scudo fiscale, così da trasformare il terremoto in una ghiotta occasione per gli evasori. Poi c’è quel tratto squisito e signorile di B, che ci mette -in più- il nuovo spirito dei tempi; a partire dalle battute (così, tanto per alleggerire la tensione) sulla bellezza dello stare in campeggio.

Buona Pasqua lo stesso, però. Raccoglimento per chi soffre; e qualche diritto alla serenità per chi continua a cucire la tela dell’esistenza quotidiana impreziosendola di gesti di attenzione, di impegni generosi, di amore per qualcuno. Le tragedie arrivano e poi c’è un’umanità che ha il compito di portarsele dentro e di ripensare al futuro. Ri-pensare, naturalmente. Ossia partendo da quel che è accaduto, o comunque non dimenticandolo. Per questo, dico, non dimentichiamo quel che successe dopo il terremoto irpino. Che fu uno spartiacque anche nella storia della criminalità organizzata, l’occasione ideale per mettere nuova e tanta benzina nel serbatoio della camorra, lanciata alla conquista dell’edilizia e degli appalti pubblici.

Pasqua serena ai blogghisti; scrutino quel che gli sta intorno e vi cerchino il meglio. E auguri, soprattutto, ai loro grandi e piccoli Gracchi.

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