Tutte le donne del presidente. E il D’Addario fan club

Clamoroso! E’ in libreria “Tutte le donne del presidente”. Sottotitolo: “Le rocambolesche avventure di Silvio Berlusconi scopritore di talenti”. Autrice Claudia Mauri, giovane promessa della narrativa satirico-brillante italiana. Casa editrice (ma va’?) la gloriosa Melampo. Sì, lo ammetto, ha tutti i numeri per essere il classico, divertente, lubrico, intrigante libro da ombrellone. Ma attenzione, è una miniera di materiali per scienziati della politica e psicanalisti, per sociologi e studiosi di costume. Una cartolina imperdibile dall’Italia del Duemila. Ma l’avete letto delle cosiddette “torte”, ossia delle orge? E che sarebbe stato per via delle orge medesime che la Patrizia D’Addario la prima volta non avrebbe accondisceso a pernottare da B.? Io credo che bisognerebbe mettere su una specie di fan club intitolato a questa D’Addario. E’ l’unica ad avere il coraggio di dire chiaro che fa la squillo, che racconta quel che ha visto senza inventare panzane da Capuccetto rosso, è l’unica (a quanto pare) che si fa pregare dal capo del governo, benché (come hanno con gran finezza sottolineato i consiglieri di B.) abbia più di quarant’anni.

Intanto eccovi la presentazione di “Tutte le donne del presidente”. Lo faccio qui perché dubito (avendo già sondato) che qualche giornale italiano ne parlerà…

“Belle. Tante. Giovani e giovanissime. Rosse, more e bionde. Senza altra dote che le loro forme, oppure laureate e con conoscenza delle lingue. Tutte con sogni di gloria nello spettacolo o in politica. Quasi tutte devote di padre Pio. Sentimentalmente libere, ma anche sposate e fidanzate.

Le donne del presidente sono ormai uno stuolo degno di studio al pari del loro famosissimo anfitrione. Intrattengono con lui rapporti variabili. Da protagoniste e da comparse. Da contorno adorante e cinguettante o da donne fatali che sconvolgono d’improvviso il viavai di corte. Tutte fanno parte di una specie di club non troppo esclusivo, dotato dei suoi segni di riconoscimento che collocano le une e le altre su strati diversi della piramide del gradimento: dai gioielli disegnati da Lui, “Papi”, a quelli extralusso fino alle mini-cabrio rosse o agli incarichi politici.

Claudia Mauri ripercorre con la sua prosa leggera e frizzante la lunga vicenda della debolezza dell’uomo più potente d’Italia. Decolla dalla celebre telefonata di un Capodanno degli anni di Drive In per planare sulle più recenti storie di escort e di ragazze-immagine. Un carosello variopinto, boccaccesco, pieno di gag e di sorprese, rivelatore di molti italici costumi. Che fa ridere e pensare.”

Carino, eh? Buona lettura!

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