Delitti d’onore e civiltà inferiori

Questa la devo proprio dire, è da ieri che ci penso. Leggo che in Giordania una ragazza è stata uccisa dallo zio per questioni d’onore. Il disonore che bisognava lavare con il sacrificio umano era il seguente: la poverina (detto con tutto l’amore possibile) era stata stuprata due volte da suoi parenti. Lo zio invece di far fuori i due mascalzoni ha pensato bene di far fuori lei. Il tutto davanti e con il consenso del padre. Così prevedono i costumi locali, alla faccia dei tour mondani, democratici e civili della bella regina di Giordania. Né si tratta di costumi estranei alle leggi. Queste ultime infatti prevedono per delitti d’onore (li chiamano delitti d’onore…) un massimo, pare, di due anni di carcere. Ulteriormente ridotti se a commetterli sono parenti della vittima. A me questa roba fa letteralmente schifo. E con linguaggio non sociologico né politicamente corretto dico che zio e padre sono dei grandissimi bastardi. E dico pure che una civiltà così è inferiore. Sissignori: proprio inferiore, assolutamente inferiore. E non mi frega niente se tempo fa lo ha detto, uscendo molto dalle righe lecite e possibili, il nostro attuale capo del governo. Da noi c’è lo schiavismo, il turismo sessuale, il traffico d’organi, ecc.? Lo so benissimo. Ma un conto è il delitto che trasgredisce le leggi e i costumi, per quanto largamente praticato. Un conto è il delitto compiuto in omaggio ai costumi e con la copertura delle leggi. So che dirlo in un blog non serve a nulla. Ma a non dirlo mi sarei sentito complice. Davanti a queste cose non ci sono “diversità culturali” che tengano.

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