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B., l’uomo che aveva un grande Avvenire
Ma pensa te…Il signor B. è nel guano fino al collo per via della cena disdetta dal cardinale Bertone e il Tg1 di Minzolini (ah, quante tentazioni lillesche su quel cognome…) apre annunciando “il primo caso grave” di malattia suina in Italia. E’ da mesi che ce ne parlano -il primo caso di qua, il primo caso di là- ma bisogna rilanciare con urgenza. Se non si crea un po’ di paura (un’epidemia catastrofica all’anno) non si può governare. E magari si è costretti a parlare d’altro. Dello schiaffo clamoroso ricevuto dal Vaticano, per esempio. Bisogna dire comunque che B. è sempre in grado di stupirci. Siamo onesti: lui è sempre oltre. Ma come fa, benedetto uomo, a immaginare che prima ordina a Feltri di sparare sull’Avvenire e poi gli fanno fare lo stesso la cena della Perdonanza? Dico io, uno che ha quel popò di vergogne sulle spalle, dovrebbe dire sei rosari e cento pater al giorno di ringraziamento solo all’idea che il segretario di Stato lo riceve lo stesso, e lui lo prende a manganellate sui denti? Ma c’è o ci fa? Mah…
Mah…,però, anche sulla Chiesa, intesa come istituzione. Che dimostra di essere tale e quale un partito o un sindacato. Cioè che è più grave colpirla nel potere simbolico che non offenderne i valori. L’infinita offesa al sacro valore della famiglia è dunque meno importante dell’attacco al direttore dell’Avvenire? O basta promettere schiena curva sul testamento biologico per avere le carte in regola per ricevere gli onori vaticani?
Quanto al direttore dell’Avvenire, gli vada tutta la mia solidarietà. Il suo caso non è affatto simile a quello di B. Il quale non è accusato da nessuno per avere un amante maschio o femmina. E’ accusato di dare cariche pubbliche di ogni tipo a chi gli offre servigi sessuali. E’ accusato di usare risorse pubbliche per i suoi raduni, dagli aerei di Stato alle scorte. E’ accusato di offendere il decoro delle istituzioni e di essersi reso ricattabile nella sua veste di capo del governo. E’ accusato di essere psichicamente instabile, come chiunque ingaggi frotte di ragazze che gli cantino prima di andare a letto “Meno male che Silvio c’è”. Eccetera eccetera eccetera. Davvero vogliono convincerci che i colpevoli siamo noi, guardoni che non siamo altro, assatanati maniaci dei buchi della serratura come tutti i comunisti illiberali? Pussate via, pagliacci.
P.S. Si faccia la manifestazione per la libertà di informazione! Si faccia! E non perdiamo altro tempo…E invitiamoci la stampa delle grandi capitali europee.
Nando
Next ArticleCiao Teresa. Con dolore