Complotto Tarantino. Complotto palermitano

Oddio, sempre là siamo. Al signor B. Pure alla Maddalena (nome evocativo, peraltro) si è scatenato su donne ed escort. Semplicemente stupenda la faccia rapita (per l’imbarazzo) del povero Zapatero. Ho trovato eccellente l’idea dell’”Unità” di accoppiare a ogni data dei suoi impegni istituzionali la giovanottina o le giovanottine che arrivavano a Palazzo Grazioli. Non male sapere che per riceverne degnamente una non è andato al Quirinale, causa “un fastidioso strappo muscolare”. Si vede che oltre alla guerra preventiva c’è anche lo strappo preventivo. In ogni caso quel “Tarantino o Tarantini”, detto come per dire “non mi ricordo nemmeno il nome”, è, psicanaliticamente, una confessione di colpa in piena regola. E ricorda tanto quella volta che disse che lui, del fatto che esistesse un magistrato di nome Borsellino, aveva saputo “come il 99 per cento degli italiani” solo dai giornali dopo la strage di via D’Amelio. Ragazzi, ma di che stiamo a parlare?

E a proposito. Ma vi sembra normale che, alla notizia che si riaprono le indagini sulle stragi di mafia, B. accusi automaticamente le procure di stare complottando contro di lui? A me, faccio per dire, non mi ha nemmeno sfiorato l’idea che possano complottare contro di me. A Casini, credo, neanche. A Fini neppure. E nemmeno, mi voglio rovinare, a Bossi e Calderoli. A lui invece sì. Come mai ha stabilito quel nesso (le stragi, lui) prima di sapere su che cosa concretamente stiano indagando? Talpe fellone o psicanalisi? Vedremo in ogni caso come finirà il processo Dell’Utri. Intanto a Ponteranica hanno revocato la delibera con cui il Comune (provincia di Bergamo) aveva intitolato la propria biblioteca a Peppino Impastato. Lo trovo pazzesco. Revocare l’intitolazione a un simbolo della lotta alla mafia. Ci vuole una bella faccia…Dice: non ho niente contro. Certo. Come non aveva “niente contro” il sindaco di Comiso che voleva revocare l’intitolazione dell’aeroporto a Pio La Torre, per dedicarlo a un fascista locale. O come il Comune di Milano che ha revocato nel giro di un mese l’istituzione della Commissione antimafia. Revocare, revocare. E poi dicono che la lotta alla mafia non è né di destra né di sinistra… Minchiazza, direbbe Lillo. Anzi, già che ci siamo, a me piacerebbe sapere e capire perché dove governa la Lega, che è contro la corruzione, Roma ladrona e la mafia del sud, la ‘Ndrangheta galoppi come un cavallerizzo alle amfetamine nelle pampas. Tira giù un simbolo, tira giù una commissione d’inchiesta, predica un po’ contro le leggi, chiudi gli occhi su un piano regolatore e…telchì el mafius! Misteri dell’antropologia politica.

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