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Radio Londra. Notte Bianca. E 60 anni con foto
Vista la trasmissione di Iacona ieri sera, domenica, su Rai3. Stupenda, sconvolgente. Ecco dunque che cosa c’è dietro i disastri da terremoto. Anche i falsi collaudi. E i falsi architetti che possono presentare progetti. E i veri architetti che raccontano balle omicide. Non pagherà nessuno, mentre Vespa l’aedo di Berlusconi andrà per l’Abruzzo a suonar la cetra della ricostruzione (altro che tenerlo perché è un grande giornalista; se si crede nel giornalismo indipendente bisognava dargli una bella trasmissione di seconda serata, un’ora a settimana, già dal ’96, ed era grasso che colava…). Qui vi dico una cosa. Che finirà pressappoco come con Radio Londra e che la domenica sera ce ne staremo in casa a vederci Iacona e la Gabanelli per sapere in che mondo viviamo. Sono queste due le trasmissioni che non possiamo perdere assolutamente, più Fazio per la cultura. Per il resto, fatto salvo Travaglio, non sono affatto convinto che basti essere antiberlusconiani per fare buon giornalismo. Se si vuol dire che anche gli antiberlusconiani hanno diritto a uno spazio, firmo subito. Ma è un altro discorso, il giornalismo-verità non c’entra.
Intanto grandissima, ma vi assicuro, grandissima notte bianca a Genova. E’ venuto un acquazzone alle cinque del pomeriggio e ho inveito agli astri. Di nuovo, dopo il diluvio dello scorso anno? Per fortuna no. 250.000 e più persone con la gioia dipinta sulla faccia. Pienoni dappertutto, anche negli eventi più di nicchia. Il teatro, il film Rai (in anteprima) “Il sangue e la neve” -sulla Politkovskaja, interpretata magistralmente da Ottavia Piccolo-, la musica classica, Mtv, e la grande taranta degli Sciacudduzzi, gli economisti bocconian-salentini che si sono superati mandando in delirio una piazza De Ferrari che ha scoperto il bello del ballo. E quel clone di Vasco Rossi che ha inchiodato migliaia di persone cantando le canzoni del Blasco e imitandolo in tutto. Soldi non c’erano e dunque fantasia. E’ stato stupendo. Davvero una grande festa di popolo, una città che festeggiava se stessa. Non la notte delle star, ma una notte piacevole per tutti. Così volevamo che fosse, così è stato. E chi pensa che nelle amministrazioni comunali ci siano solo lavativi per Brunetta, venga a vedere i miei collaboratori genovesi. C’erano ragazzi da Roma, da Napoli, perfino da Palermo, dal Piemonte e da Milano. Vedete che la scommessa di spendersi per un’idea di governo della sinistra in una grande città, anziché perdersi nelle beghe di partito, ha un senso?
Intanto dico ai blogghisti più affezionati, quelli veri, che impreziosiscono il Blog con i loro pensieri: oh, il 7 novembre farò la festa dei miei 60 anni! Grande festa a Milano con invito anche ai miei amici telematici. Chi ha delle foto del sottoscritto scattate in momenti collettivi significativi me le può mandare? Dai, saranno ben impiegate… (appello per Stefanoski, Maria Luisa ecc….)
Nando
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