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Auguri a Saviano e a Bruce. E sotto con il magico Scaffale!
Bene, prima gli auguri. Buon compleanno per oggi a Roberto Saviano, con la speranza che i prossimi siano più liberi e normali; anzi, mi voglio sbilanciare, credo proprio che un po’ diventerà possibile. La prigione non si addice agli scrittori. Poi auguri per domani al mitico Bruce. Me l’ha ricordato il Gracco, che quando aveva sedici anni passò la notte in bici per Milano disseminandola di striscioni artigianali con su scritto “23 settembre, auguri Bruce”. Già dall’alba la questura annotava ma non capiva. Non oso pensare al livello di vivacità intellettuale del pregiato rampollo il mattino dopo a scuola.
Auguri anche alla Scuola di formazione politica “Antonino Caponnetto”, che ha fatto la sua giornata e mezzo di incontro seminariale a Firenze. Devo dire che ne sono uscito con la seguente convinzione: la scuola ha fatto un apprezzabile lavoro nel suo primo anno di vita ma nel secondo spiccherà il volo e darà punti a molte altre scuole. L’idea dello scaffale della legalità (brava Simona!) mi pare eccellente. Ormai nelle librerie si trovano centinaia di volumi su mafia, camorra e simili, su stragi e doppifondi di Stato, su corruzione e tangenti, sulle vittime delle criminalità d’ogni tipo, ed è sempre più difficile orientarsi. Che cosa leggere? Chi ripropone atti giudiziari già letti altrove? Chi lavora di taglia-incolla? Chi scrive storie mai sentite prima o le scrive in un modo mai sperimentato prima? E ancora: quali sono, invece, i libri che vale la pena leggere e che non si trovano più in circolazione? La Scuola renderà dunque questo utilissimo servizio al paese, alla grande (pur se minoritaria) platea di coloro che seguono per curiosità o passione civile questa letteratura in crescita esponenziale. Un Mereghetti o un Morandini dei libri, insomma, e magari anche dei film, sulla legalità. E inoltre sono in programma iniziative sui diritti degli immigrati a Roma e sulla mafia a Milano. Una fucina siamo, una fucina. Bravo a chi, mentre io pensavo ad altre cose, ha tenuto in piedi la baracca nell’anno d’avvio, il più difficile. 7+, e anche oltre.
A proposito di difficile, chi è a Milano non si perda lunedì prossimo allo spazio Melampo la presentazione del bellissimo libro su mafia e politica di Riccardo Orioles, uno dei migliori giornalisti italiani in assoluto ma troppo libero (un anticonformismo da “minchiazza!”, per dirla sempre con Lillo) per avere un posto, anche un posticino nella stampa di opposizione quale che sia. Il tipo è sprucido, si prende bene solo con i ragazzi, ma è grande per davvero.
P.S. Ho iniziato il mio corso di Sociologia dell’organizzazione (che da quest’anno si aggiunge a quello di Sociologia della criminalità organizzata). Secondo voi mi sta servendo di più la mole dei libri che ho studiato o avere messo in fila nella mia vita le seguenti organizzazioni: caserma, scuole in ogni città, oratorio, pensionato Bocconi, università, organizzazioni volontarie e giornali e comitati a mai finire, Camera dei deputati, Senato, Ministero, Comune di Milano, Comune di Genova, partiti politici, Mantova Musica Festival, Melampo, più l’attività di consulente d’azienda, ecc ecc? Purtroppo non ho mai diretto una società di calcio, e questo sul piano dell’elaborazione teorica conta…
Nando
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